Forza Nuova e il blitz contro i gay: «Il sindaco pensi ai jihadisti ravennati»

Il movimento di estrema destra contro Matteucci che aveva chiesto
l’intervento del prefetto: «Abbiamo solo esposto uno striscione…»

«Domenica Ravenna ha tremato perché chi ha sempre pensato di vincere si è trovato spiazzato da un manipolo di soldati politici che gli hanno sbattuto in faccia il pensiero di tanta gente, di tutti quei italiani che ancora difendono la propria società e la propria Patria». C’è una certa enfasi nelle parole di Desideria Raggi, responsabile provinciale di Forza Nuova, che replica alle accuse degli organizzatori della manifestazione per i diritti Lgbt («Abbiamo solo mostrato uno striscione e liberato la piazza in poco più di 10 minuti…», sottolinea Raggi) e a quelle del sindaco Fabrizio Matteucci, che ha chiesto al prefetto di verificare eventuali atti illeciti legati alla presenza del movimento di estrema destra.

«La posizione del sindaco Matteucci – scrive Raggi, tra le altre cose – non fa altro che rafforzare la sua ridicola figura, si allarma per un blitz chiedendo l’immediato intervento del prefetto e parlando di raid inaccettabile. Ma dov’e il sindaco quando si tratta di condannare la violenza dei suoi quattro scagnozzi che al grido del solito stornello comunistoide, mettono a ferro e fuoco Ravenna, muovendosi quasi sempre con manifestazioni non autorizzate? Dei vari jihadisti passati per Ravenna cosa mi dice caro sindaco, o del totale degrado in cui versa la sua città?».

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