Ci sarà un tempo in cui, almeno per qualcosa, dovremo ringraziare la crisi. Per esempio perché non ha permesso di fatto al Comune di vendere un gioiello di famiglia come il palazzetto dell’anagrafe, che negli anni passati non ha trovato acquirentti. Era uno dei tanti posti in cui avremmo dovuto veder sorgere un albergo e invece, sorpresa, pare resterà pubblico e ospiterà spazi dell’Accademia di Belle Arti e dell’Istituto musicale Verdi. Studenti al posto di clienti, un posto che si aprirà a tutti e non solo a visitatori facoltosi. Un bello scambio, non c’è che dire. Ora l’unico dubbio è: potrà rimanere comunque sulla facciata il discusso abbraccio tra Dante e Beatrice apparso misteriosamente durante la biennale di mosaico?
Condividi