domenica
03 Agosto 2025
Rubrica Letti per voi

Era ora che tornasse Poldelmengo

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Luca Poldelmengo è tornato: era ora. Autore, con quattro romanzi, della collana SabotAge delle edizioni e/o (chiusa purtroppo nel 2019 dopo una trentina di titoli); sceneggiatore cinematografico e produttore televisivo (vale la pena ricordare almeno la serie Rai Brennero, dell’anno scorso), aveva lasciato i propri lettori a secco dal 2018; a parte l’incursione nei libri per ragazzi con Valerio e la scomparsa del Professor Boatrigre. Prima dell’estate è arrivato in libreria Indagine apparente (Gallucci), con un nuovo sguardo sul lato oscuro di ognuno. Ci sono una pm, Letizia Riva, soprannominata “la stronza”; il marito Aldo, veterinario ironico e divertente; i loro figli, Mattia e Simona; i suoi collaboratori alla procura; un barista triste; e Roma, più nera che mai.

Che pare abbia inghiottito Aldo. La pm, che qualcuno ha soprannominata “il tasso del miele”, deve riportare il marito a casa, all’amore dei figli, a qualsiasi costo; anche violando regole per lei, fino a quel momento, sacre. Indagine apparente è un thriller che toglie il respiro e ancora una volta Poldelmengo spiega come il confine fra bene e male sia esile, se non artificiale; ripete, con intelligenza, che nessuno è innocente e che quindi chiunque può slittare dall’altra parte; dipende dalla spinta.

Letizia Riva ne riceve parecchie, di spinte, e rischia di perdere la testa e l’anima; fino a dimenticare una propria fobia: evitare di calpestare le “fughe” delle piastrelle, per strada e in casa. Perché capisce, appena in tempo, di aver trascurato la famiglia per il lavoro; riconosce quanto siano più importanti gli affetti rispetto agli atti processuali e alle inchieste. E prova a rimettere un po’ d’ordine, fingendo e forzando un’indagine per arrivare al proprio obiettivo: trovare Aldo. Luca Poldelmengo descrive con cura e delicatezza ogni personaggio; racconta quanto l’adolescenza sia complicata, non solo per i ragazzi ma anche, forse di più, per i genitori che hanno dimenticato la propria e non riescono a entrare in sintonia con quella dei figli. Mantenere l’equilibrio, nonostante il gap generazionale, è difficile per entrambe le parti. La stessa cura e il medesimo affetto sono utilizzati per presentare Roma, con scorci quasi domestici, che la fanno una fra le città più belle del mondo; alla faccia di quella “di sotto”, che non può vincere, almeno nei romanzi. Insomma: buona lettura. Luca Poldelmengo è stato più volte ospite di GialloLuna NeroNotte.

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