Da Moretti a Tarantino, estate che passione!

I primi segnali d’estate non li sta dando certamente un meteo ballerino e piuttosto sadico, considerando come abbiamo passato gli ultimi mesi.
Il vero segnale è dato dalle fin troppo poche arene estive che hanno annunciato l’apertura (vedi pagina 15 per una panoramica).
Perché anche quest’anno la programmazione delle arene sarà composta da film certamente usciti ma che hanno visto pochissimi, quindi per la maggior parte del pubblico rappresentano a tutti gli effetti prime visioni.

A queste si aggiunge il recupero di magnifici film “ventenni” o “trentenni” che danno la possibilità ai loro coetanei di farsi vedere sul grande schermo, e a chi li ha già visti, di poterne gustare una nuova uscita cinematografica.
Perché un film andrebbe visto sempre due volte, in quanto la prima visione rappresenta la sorpresa e l’eventuale entropia con ciò che di emozionale trasmette un’opera, mentre la seconda dose, pardon, visione, può raccontarci a debita distanza (uno, tre, cinque, dieci, vent’anni) quanto un’opera ti ha davvero lasciato, se un film sia invecchiato o meno o se riesca ancora a trasmettere le stesse emozioni o addirittura a tirare fuori stimoli nuovi.
Più che un vaccino, quindi, rivedere un film è come incontrare dopo tanto tempo una persona che si è perso di vista, sapendo che l’incontro può finire nel migliore o peggiore dei modi, passando per ogni via di mezzo possibile.

Pulp Fiction

A Ravenna si slitta ad agosto, per la solita contrapposizione tra due magnifiche realtà artistiche (Cinema e Ravenna Festival), che non si capisce perché non possano deliziarci contemporaneamente in altri affascinanti scenari cittadini… ma questa è un’altra storia e la si dovrà raccontare un’altra volta.

Il 5 luglio partirà Cinema Divino con il ventisettenne capolavoro di Quentin Tarantino, Pulp Fiction, per poi proseguire il magnifico connubio tra quelle che sono due invenzioni straordinarie: film e vino.

In pole position (dal 12 giugno) però c’è l’arena di Bagnacavallo che parte proprio con un altro quasi trentenne come Caro Diario (Nanni Moretti, 1993) per proporre man mano i film usciti (si fa per dire) in questa stagione.

Il weekend vede infatti in programmazione Rifkin’s Festival di Woody Allen, per poi andare a iniziare la settimana con Notturno Non Conosci Papicha(documentario di Gianfranco Rosi sui martoriati popoli della zona siriana) e Non conosci Papicha (prima fiction per la documentarista algerina Mounia Meddour). Due opere preziose, presentate rispettivamente a Cannes e a Venezia, pronte immediatamente a ricatapultarci nel meraviglioso mondo del cinema che riesce a raccontare storie lontane ma maledettamente attuali.

La programmazione dei cinema “invernali” prosegue non senza opere interessanti, nuove, appena recensite o altri ritorni in sala come il magnifico ventenne Old Boy.
Evviva l’imbarazzo della scelta!

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