Il piano urbanistico associato che vale un premio di qualità

È quello dell’Unione dei Comuni Faentini, che si aggiudica l’edizione 2016 del riconoscimento promosso dall’Istituto Nazionale di Urbanistica nell’ambito di “Urbanpromo” a Milano

Diagramma del Piano Strutturale del Comune di Faenza

I sei comuni della Romagna Faentina hanno scelto nel 2010 di elaborare congiuntamente il proprio piano urbanistico strutturale, condividendo scelte strategiche e valorizzando le proprie eccellenze territoriali. Questa scelta strategica ha valso all’Unione dei Comuni il “Premio Urbanistica 2016, sezione Qualità delle Infrastrutture e degli Spazi Pubblici”, promosso dall’Istituto Nazionale di Urbanistica (INU) nell’ambito di “Urbanpromo”, evento culturale dedicato al tema della rigenerazione urbana in Italia, giunto alla sua XIII edizione. L’evento, organizzato da Urbit (Società di Urbanistica Italiana), è accompagnato dal sottotitolo “Progetto Paese”: un richiamo alla necessità di un «… rinnovato protagonismo del settore pubblico – afferma il professore Stefano Stanghellini, presidente Urbit, intervistato da “Il Giornale dell’Architettura” – nella prospettiva evolutiva delle nostre città». In quest’ottica il recente bando per la riqualificazione delle periferie, e l’annuncio della possibile finanziabilità di tutti i progetti presentati, desta più di un entusiasmo e impone, proprio alle amministrazioni locali, l’as­­sunzione del ruolo di coordinamento tra pubblico e privato nell’attivazione di politiche urbane di rigenerazione.

L’Unione dei Comuni è composta da Faenza, Brisighella, Casola Valsenio, Castel Bolognese, Riolo Terme e Solarolo; ospita 85 mila abitanti distribuiti su un’area pari a circa 600 kmq nella quale sono riconoscibili segni di continuità territoriale e dei sistemi insediativi storici, urbani e rurali. Sono questi gli elementi condivisi di partenza sui cui è stata impostata la fase progettuale, programmaticamente supportata da “tecniche urbanistiche innovative” per risolvere le criticità esistenti nel rispetto delle singole vocazioni territoriali. I principi della Pianificazione Associata si articolano in 10 obiettivi di qualità. Si tratta di un decalogo per la sostenibilità del Piano definito secondo dei principi operativi chiari tra i quali: fissare i confini tra territorio rurale e urbanizzato e tendere al consumo zero del suolo tramite la rigenerazione del tessuto consolidato; superare lo zoning normativo e qualificare la città attraverso ambiti paesaggistici (dal parametro quantitativo a quello qualitativo); semplificare la strumentazione normativa e diffondere meccanismi premianti per gli interventi che raggiungono elevati prestazioni (energetiche, di miglioramento sismico ed estetiche) al fine di generare processi emulativi virtuosi.
La definizione degli obiettivi si è riversata nell’elaborazione del Regolamento urbanistico edilizio (Rue), anch’esso associato, che ne individua gli strumenti attuativi secondo il sistema delle 4 Qualità: sociale, insediativa, ecologica e paesaggistica.
Il traguardo fondamentale della buona pianificazione – affermava l’architetto Ennio Nonni nel 2013, durante una conferenza dal titolo “Un’altra urbanistica è possibile”, promossa da questa testata – è quello di introdurre nell’urbanistica il germe della progettazione: ovvero passare dalla scala del piano a quella del progetto tenendo ferma l’idea di qualità complessiva che genera il disegno urbano. Il Piano Associato rivela un’attenzione sostanziale agli aspetti della pianificazione del territorio dell’Unione e in particolare di Faenza che negli ultimi decenni ha saputo legare agli aspetti più direttamente normativi anche quelli della tangibile qualità urbana, introducendo nel disegno della nuova città, o nel ridisegno dell’edificato (residenziale e produttivi) concreti elementi di qualità, con l’aiuto del verde e dell’arte e dell’architettura contemporanea, si pensi al Museo all’Aperto e alle opere di arredo urbano, alla scuola di Lucien Kroll e alla casa progettata da Ettore Sottsas.
La Pianificazione Associata della Romagna Faentina è stata presentata nel corso dell’edizione 2015 di Urbanpromo ed ha ottenuto il premio grazie alle preferenze espresse da tutti i partecipanti a quell’edizione per i progetti presenti nella gallery multimediale dell’evento.
In occasione dell’assegnazione dei premi 2016 la rivista “Urbanistica“, che da 1933 costituisce l’organo ufficiale dell’INU, dedicherà un proprio allegato ai progetti vincitori (Inserimento nel contesto urbano e equilibrio degli interessi, sono i titoli delle altre due sezioni in cui è stato articolato il concorso). Insieme all’Unione dei Comuni della Romagna Faentina sono stati premiati, nella stessa sezione, l’Autorità Portuale di Taranto e il Comune di Riccione, rispettivamente con i progetti dal titolo “Waterfront come strategia per la rigenerazione del rapporto porto-città” e “Le linee d’acqua”. La premiazione si è tenuta durante l’apertura dell’edizione 2016 di Urbanpromo, tenutasi presso il Salone d’Onore de La Triennale di Milano, lo scorso 8 novembre.

 

> CREDITI
Soggetto promotore:
Unione della Romagna Faentina
Presidente: Giovanni Malpezzi, sindaco di Faenza
Progettisti incaricati:
Progetto: Ennio Nonni
Gruppo di progettazione: Mauro Benericetti, Daniele Babalini,
Federica Drei, Lucia Marchetti, Devis Sbarzaglia, Marco Villa.

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