Parquet, ecologico e di tendenza: i vantaggi delle pavimentazioni in legno

I vantaggi delle pavimentazioni in legno secondo Giovanni Ballardini, dell’azienda di Alfonsine leader in Italia nel settore: «Le varianti sono innumerevoli e sono disponibili anche prodotti di qualità alla portata di molte tasche» 

Fra le varie soluzioni delle architetture d’interni per i pavimenti – dove le varianti sono molteplici – quella del parquet rappresenta oggi una delle più versatili e apprezzate da chi ristruttura o costruisce un’abitazione. Ne parliamo con Giovanni Ballardini, presidente di Original Parquet di Alfonsine, una delle aziende leader in Italia e nell’export per la produzione di pavimenti in legno di qualità.

Parquet, ecologico e di tendenza: i vantaggi delle pavimentazioni in legno

Ballardini perché scegliere fra tante possibilità di pavimentazione di una casa o di un appartamento, quella del legno. Quali sono i vantaggi?

«Innanzitutto, perché è un investimento durevole nel tempo. Non è esagerato dire che un parquet è “per sempre”. Anche perché parliamo di un materiale che nella sua essenza, col passare del tempo, può essere rinnovato, recuperato, riciclato. Ed essendo di origine naturale è ecologico. Sia il suo reperimento che l’eventuale riutilizzo o smaltimento oggi sono ampiamente ecosostenibili, anche come prodotto finito non contiene sostanze nocive per la salute o inquinanti per l’ambiente. Infine, è un elemento abitativo “di tendenza”, che per la sua estetica dona naturalezza, stile, comfort a uno spazio da vivere, indipendentemente da altri elementi architettonici e di arredo che possono essere i più disparati».

C’è chi pensa che però abbia dei limiti di utilizzo, per esempio in cucina o nel bagno. È così?

«Certo per alcuni spazi abitativi possono insorgere dei problemi, ma possono essere evitati con determinate accortezze. Il legno teme il ristagno di acqua, ma nel caso si bagni basta asciugarlo. Lo stesso vale se cade in cucina dell’olio o del caffè, certo che se non si rimuovono presto rischiano di macchiare la superficie… Oppure se si balla sul parquet coi tacchi a spillo, poi non ci si può lamentare che si è rovinato. Insomma, basta un minimo di cautele e non ci sono particolari controindicazioni».

Però il parquet ha una sua “delicatezza”, magari serve una certa manutenzione…

«Se non si tratta di legno lasciato “al naturale” per cui le cautele e il rispetto sono abbastanza elevate, per la gran parte dei parquet trattati con vernici protettive in superficie, la manutenzione è minima. Basta lavarli periodicamente con uno straccio umido, meglio se imbevuto da un detergente specifico, che si può trovare in qualsiasi supermercato. Ogni tanto si può anche trattare il pavimento con una cera particolare per rivitalizzarlo e proteggerlo meglio».

Servono anche manutenzioni straordinarie?

«Beh, se il parquet è stato accidentalmente o incautamente rovinato, si può rimetterlo a nuovo facendolo “carteggiare” da un esperto. Ma normalmente non c’è scadenza, prima di intervenire con una levigatura generale, possono passare molti anni, se non decenni».

Approfondiamo il tema della sostenibilità ambientale dei pavimenti in legno di qualità…

«Prima di tutto riguarda l’approvvigionamento di materia prima, che secondo regolamenti e certificazioni della Comunità Europea garantisce una provenienza da impianti ecologici o foreste rinnovabili. Poi la filiera di produzione e installazione, che evita o limita al massimo l’utilizzo di componenti – come collanti, impregnanti e vernici – nocivi per la salute o l’ambiente». 

Passiamo all’estetica, su quali tipologie di legno o varietà di rifiniture può contare un bel parquet?

«Le varianti sono a dir poco innumerevoli, con le combinazioni più disparate, fra diverse tipologie, dimensioni e formati di legno, “effetti” superficiali e colorazioni e sfumature di tono. Di fatto con le tecnologie attuali è possibile “personalizzare” ogni parquet, a seconda delle esigenze e dei gusti. Oggi il tipo di legno più gettonato è sicuramente la quercia rovere, per la sua versatilità e capacità di assumere molte varianti di formati, effetti e colori, ma anche per il suo rapporto qualità-prezzo».

A proposito di prezzo, è vero che il parquet è un genere di pavimentazione fra le più costose?

«Certo il parquet è costoso, ma se pensiamo al suo valore in termini di naturalità, lavorazione, bellezza, prestigio e durata, in fondo è un investimento conveniente. Non si tratta di un bene effimero e quindi, considerando che sono disponibili anche prodotti basilari e semplici, ma sempre di qualità e alla portata di molte tasche, è una scelta che può ben valere l’onere».

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