Sgravi e incentivi sulla casa nella Legge di Stabilità 2016

Quali effetti sulle compravendite? Il comparto delle associazioni di categoria degli intermediari FIMAA e FIAIP

Diverse le novità – fra sgravi e incentivi – riguardanti il “pianeta casa” contenute nella Finanziaria 2016, ossia nella legge di stabilità approvata definitivamente dal Senato lo scorso dicembre. Novità che rafforzano la convinzione che il settore immobiliare stia faticosamente riguadagnando quella centralità che merita, per le famiglie che coinvolge, per gli oltre sei miliari di euro che rappresentano il patrimonio immobiliare italiano (4,3 volte il Pil) fatto, non solo di mattoni, ma anche di cultura dell’abitare, di saperi millenari, di arte famosa nel mondo e del sacrificio di generazioni che hanno saputo volgere lo sguardo al futuro.
«Da segnalare – afferma il presidente FIAIP Romagna, Pier Paolo Baccarini ­– la riduzione della base imponibile Imu, in luogo dell’esenzione totale, sugli immobili concessi in comodato, la detrazione Iva per l’acquisto di immobili nelle classi energetiche A o B e l’introduzione del leasing immobiliare. Si tratta di provvedimenti che ci inducono a sperare in un approccio finalmente più organico e sistemico adottato dalla politica nei confronti del settore immobiliare».

Dello stesso avviso è il sindacato immobiliare FIMAA. «La politica – afferma il presidente provinciale Pierluigi Fabbri – ha adottato misure che vanno incontro alla ripresa del mercato immobiliare. Ovviamente speriamo che sia solo il primo  passo, a cui ne faranno seguito altri. Tra le novità vi è, per esempio, la possibilità di detrarre il 50 per cento dell’Iva per chi acquista un’unità immobiliare residenziale da impresa costruttrice entro il prossimo 31 dicembre. Un incentivo interessante nel caso di seconda casa al mare o acquisto a scopo investimento. Ai soggetti che invece acquistano la prima casa, la legge di stabilità 2016 consente di usufruire di benefici anche se la casa che si detiene come prima casa non è stata ancora ceduta. Fino all’anno scorso chi voleva cambiare la prima casa, doveva per forza prima venderla e poi riacquistare. Da ora invece c’è un anno di tempo dalla data di acquisto di quella che diventerà la nuova prima casa, per vendere quella che si lascia. Un’ottima cosa in un momento in cui i tempi di vendita si sono così tanto allungati».
FIMAA rileva anche il bonus per immobili da locare. «La misura risale in realtà al 2014 – spiega Fabbri –, e prevedeva una deduzione del 20 per cento sulle spese di acquisto/costruzione di immobili destinati a locazione a canone concordato, frutto di accordi fra associazioni di proprietari e associazioni di inquilini. Ma l’Agenzia delle Entrate ha specificato che c’è un limite di spesa di 300 mila euro e che la deduzione degli interessi passivi spetta per tutta la durata del mutuo, purché non superiore a predetta cifra». Senza contare che, a livello fiscale, le unità immobiliari locate a canone concordato possono avere una riduzione del 25 per cento dell’Imu e della Tasi.

Sono state prorogate anche al 2016 le detrazioni Irpef per interventi di ristrutturazione edilizia e per incremento di prestazioni energetiche. In particolare, sono fissate al 50 per cento quelle per i lavori di recupero del patrimonio edilizio e al 65 per cento quelle per la riqualificazione energetica, compreso l’acquisto, installazione e posa in opera di meccanismi multimediali per il controllo del riscaldamento, dell’acqua calda e della climatizzazione estiva. Tra le misure della manovra, FIAIP ricorda anche: l’esenzione Imu sui terreni agricoli; l’esenzione Tasi per la prima casa (a eccezione delle categorie A/1, A/8, A/9); il blocco della possibilità di deliberare aumento dei tributi e delle addizionali regionali e comunali; la possibilità per le giovani coppie – che hanno acquistato un immobile da adibire ad abitazione principale – di usufruire di una detrazione fiscale del 50 per cento per le spese sostenute per l’acquisto di mobili nel 2016 fino a 8 mila euro. FIAIP guarda inoltre con grande attenzione e curiosità al leasing immobiliare (o “locazione finanziaria di immobile”), che contribuisce a dare un certo dinamismo al settore.

«Con il leasing immobiliare – precisa Baccarini –, banche o intermediari finanziari si obbligano ad acquistare o far costruire l’immobile da adibire ad abitazione principale, su scelta e secondo le indicazioni dell’utilizzatore, il quale ne assume tutti i rischi. L’immobile viene messo a disposizione per un determinato tempo e dietro un corrispettivo che considera il prezzo di acquisto o di costruzione e la durata del contratto: alla scadenza del contratto l’utilizzatore ha la facoltà di acquistare la proprietà del bene a un prezzo prestabilito».
Dal punto di vista fiscale sono previste detrazioni dei canoni e dei relativi oneri accessori per un importo non superiore a 8 mila euro, e del costo di acquisto nei casi di opzione finale, per un importo non superiore a 20 mila: detti limiti valgono nel caso in cui il beneficiario sia un soggetto di età inferiore a 35 anni con un reddito complessivo non superiore a 55 mila euro all’atto della stipula del contratto di leasing e non titolari di diritti di proprietà su immobili a destinazione abitativa. Se il soggetto utilizzatore ha più di 35 anni, la detrazione è riconosciuta ma per importi dimezzati rispetto a quelli sopra indicati.
«La parola chiave è “personalizzazione” – conclude il presidente FIAIP – . Benché estremamente complessa e poco organica, la nostra burocrazia lascia la possibilità di ricercare la soluzione più adatta alle varie esigenze della clientela, anche in base agli sgravi e incentivi del momento. Senza volere né potere privilegiare una categoria di consumatori rispetto ad un’altra, va rilevato come una rinnovata attenzione alle giovani coppie, alla riqualificazione energetica e alla ristrutturazione degli edifici siano scelte che lasciano intendere una prudente progettualità, un accenno di visione, la voglia di cominciare a definire un mondo possibile e sostenibile».
Un giudizio positivo viene anche da FIMAA. «Si prospettano buone opportunità per chi vuole acquistare – conclude il presidente provinciale Fabbri – . Anzitutto perché i prezzi sono relativamente bassi se paragonati agli anni pre-crisi. Poi in quanto c’è tutta una serie di benefici e detrazioni che rende appetibile, per esempio, comprare un appartamento vecchio ma di generose dimensioni per ristrutturarlo con il proprio gusto personale».

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