Omicidio Ballestri: davanti al giudice questa volta Cagnoni resta in silenzio

Il noto dermatologo, in carcere a Firenze, cambia strategia

Dopo le 4 ore di interrogatorio del 21 settembre in cui si era dichiarato innocente fornendo una sua versione non considerata però attendibile dai giudici (vedi articoli correlati) Matteo Cagnoni ha cambiato strategia e nel secondo interrogatorio a cui è stato sottoposto a Firenze – sulla base della seconda ordinanza cautelare del gip di Ravenna – ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere, rimanendo in silenzio.

Lo rivelano i quotidiani in edicola oggi (venerdì 7 ottobre), sottolineando come ora il 51enne dermatologo arrestato all’alba del 19 settembre per l’omicidio della moglie, la 39enne Giulia Ballestri, possa sperare solo sul tribunale del Riesame di Bologna per ottenere la scarcerazione (o magari il passaggio agli arresti domiciliari nella casa del padre di Firenze) così come richiesto dal suo avvocato.

Intanto proseguono le indagini degli inquirenti, con in particolare l’analisi del video dell’arrivo dell’automobile in via Padre Genocchi, a Ravenna, il giorno dell’omicidio, avvenuto nella villa di proprietà della famiglia Cagnoni ai margini dei giardini pubblici. Come noto da quell’auto sono scese due persone, ma ne è poi risalita solo una. Corriere Romagna e Carlino Ravenna rivelano come ora su quei fotogrammi siano al lavoro a Roma gli agenti della Scientifica.

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