Il giorno dopo l’attacco hacker il terminal container va avanti con carta e penna

Le merci movimentate vengono registrate a mano. L’azienda Tcr non ha pagato il riscatto chiesto dai pirati informatici e ora i tecnici sono al lavoro per il ripristino del backup

ZAN 7274

I maxi tubi movimentati alla Sapir

Si torna all’era della carta e della penna al terminal container di Ravenna. Il giorno dopo l’attacco hacker al porto, ci sono cinque tecnici di una ditta esterna per cercare di ripristinare l’operatività dei server di Tcr. L’azienda non ha ceduto al ricatto degli hacker e non ha pagato il riscatto e i tecnici stanno tentando di ripristinare il vecchio backup per ripartire. Intanto il movimento al terminal container viene registrato con carta e penna: dai cancelli (riaperti soltanto alle 9 perché l’accesso dei mezzi pesanti non era possibile senza il supporto dell’informatica) ai portuali, tutti spuntano come ai vecchi tempi le merci imbarcate e sbarcate. L’attività portuale procede ovviamente a rilento perché tutto era stato informatizzato. La speranza è di tornare pienamente operativi entro la giornata di oggi, mercoledì 28 giugno.

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