Guardia di finanza: 657 verifiche in 18 mesi, trovati 121 evasori totali

I dati dell’attività diffusi in occasione dell’anniversario delle Fiamme Gialle: sottratti allo Stato oltre 210 milioni di euro di base imponibile

19736 Foto 2Tra verifiche e controlli nei confronti delle persone e delle imprese considerate maggiormente a rischio di evasione, la guardia di finanza in provincia di Ravenna negli ultimi diciotto mesi ha svolto 657 interventi: 219 soggetti sono stati denunciati per reati fiscali (scovati 121 evasori totali completamente sconosciuti al Fisco) con cui sono stati sottratti allo Stato oltre 210 milioni di euro di base imponibile. Per il recupero delle somme indebitamente sottratte all’Erario sono state sequestrate disponibilità patrimoniali e finanziarie per circa 13 milioni di euro nonché avanzate proposte di sequestro per ulteriori 60 milioni di euro. Come mostrano i numeri, divulgati il 22 giugno in occasione del 244esimo anniversario del Corpo celebrato alla caserma “Chierici”, è soprattutto nei confronti dei furbetti del fisco che si è concentrata l’azione delle Fiamme Gialle di Ravenna.

«Non si tratta di piccoli commercianti, artigiani e imprenditori, che rappresentano l’ossatura economica del Paese – commenta il colonnello Andrea Fiducia, comandante provinciale, a proposito dei protagonisti delle indagini – e che magari hanno omesso di rilasciare uno scontrino. Parliamo invece di grandi evasori che quasi mai evadono da soli, ma spesso si avvalgono di una rete di connivenze per realizzare circuiti viziosi fatti di fatture false». Nella categoria dei grandi evasori non rientra soltanto chi si avvale delle fatturazioni fittizie. Ci sono anche gli autori delle frodi carosello, coloro che costituiscono crediti Iva fittizi o che ottengono indebite compensazioni di imposte e contributi. Vi sono poi coloro che si spingono oltreconfine trasferendo all’estero i propri profitti e, per finire, quelle imprese straniere che operano in Italia, ma non dichiarano nel nostro Paese i redditi su cui hanno l’obbligo di pagare imposte nazionali.

19736 Foto 1La corruzione è una piaga della pubblica amministrazione di cui non è esente il nostro territorio. La guardia di finanza di Ravenna ha denunciato, per reati in materia di appalti e altri delitti contro la pubblica amministrazione, 14 persone di cui due arrestate a Faenza nell’ambito dell’operazione Barabba. Le frodi scoperte nel settore della spesa previdenziale e sanitaria sono state pari a 130 mila euro. Sono stati espletati 134 interventi di controllo in materia di prestazioni sociali agevolate e ticket sanitari, di cui il 25 percento sono risultati irregolari con la denuncia di nove soggetti per indebita percezione o illecita esenzione.

Le indagini patrimoniali nel settore della criminalità economico-finanziaria hanno portato alla proposta di sequestro di beni e valori per 15 milioni di euro. Il denaro illecitamente accumulato deve essere riciclato in attività o in investimenti apparentemente puliti: «Seguire i flussi finanziari diventa fondamentale in ogni tipologia di contrasto agli illeciti», spiega il colonnello Fiducia. Il valore del riciclaggio accertato dalla guardia di finanza di Ravenna nell’ultimo anno e mezzo si è attestato attorno ai 4 milioni di euro. Sono scattate denunce per riciclaggio e autoriciclaggio nei confronti di 21 persone. Sul fronte preventivo sono state analizzate oltre 260 segnalazioni trasmesse dagli intermediari finanziari e sono stati sviluppati mirati accertamenti patrimoniali, uno dei quali ha consentito al nucleo di polizia economico-finanziaria di individuare transazioni finanziarie illecite per oltre 1,1 milione di euro. Sono stati inoltre denunciati 21 responsabili di reati fallimentari, con la proposta di sequestro di beni per 10,5 milioni di euro.

RAVENNA 12/01/2018. CONFERENZA STAMPA IN PROCURA PER L’ ARRESTO DI 2 FUNZIONARI DI HERA.

Da sinistra il colonnello Andrea Fiducia della guardia di finanza, il procuratore capo Alessandro Mancini e il sostituto procuratore Monica Gargiulo

Per il contrasto alla contraffazione e alle violazioni alla normativa sul Made in Italy nell’ultimo anno e mezzo sono stati realizzati 94 interventi operativi che hanno consentito di sottoporre a sequestro complessivamente oltre 880mila prodotti irregolari e segnalati 159 responsabili alle competenti autorità, di cui 12 in arresto nell’ambito dell’operazione Fidelio.

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