I dati dell’attività diffusi in occasione dell’anniversario delle Fiamme Gialle: sottratti allo Stato oltre 210 milioni di euro di base imponibile
«Non si tratta di piccoli commercianti, artigiani e imprenditori, che rappresentano l’ossatura economica del Paese – commenta il colonnello Andrea Fiducia, comandante provinciale, a proposito dei protagonisti delle indagini – e che magari hanno omesso di rilasciare uno scontrino. Parliamo invece di grandi evasori che quasi mai evadono da soli, ma spesso si avvalgono di una rete di connivenze per realizzare circuiti viziosi fatti di fatture false». Nella categoria dei grandi evasori non rientra soltanto chi si avvale delle fatturazioni fittizie. Ci sono anche gli autori delle frodi carosello, coloro che costituiscono crediti Iva fittizi o che ottengono indebite compensazioni di imposte e contributi. Vi sono poi coloro che si spingono oltreconfine trasferendo all’estero i propri profitti e, per finire, quelle imprese straniere che operano in Italia, ma non dichiarano nel nostro Paese i redditi su cui hanno l’obbligo di pagare imposte nazionali.
Le indagini patrimoniali nel settore della criminalità economico-finanziaria hanno portato alla proposta di sequestro di beni e valori per 15 milioni di euro. Il denaro illecitamente accumulato deve essere riciclato in attività o in investimenti apparentemente puliti: «Seguire i flussi finanziari diventa fondamentale in ogni tipologia di contrasto agli illeciti», spiega il colonnello Fiducia. Il valore del riciclaggio accertato dalla guardia di finanza di Ravenna nell’ultimo anno e mezzo si è attestato attorno ai 4 milioni di euro. Sono scattate denunce per riciclaggio e autoriciclaggio nei confronti di 21 persone. Sul fronte preventivo sono state analizzate oltre 260 segnalazioni trasmesse dagli intermediari finanziari e sono stati sviluppati mirati accertamenti patrimoniali, uno dei quali ha consentito al nucleo di polizia economico-finanziaria di individuare transazioni finanziarie illecite per oltre 1,1 milione di euro. Sono stati inoltre denunciati 21 responsabili di reati fallimentari, con la proposta di sequestro di beni per 10,5 milioni di euro.
Per il contrasto alla contraffazione e alle violazioni alla normativa sul Made in Italy nell’ultimo anno e mezzo sono stati realizzati 94 interventi operativi che hanno consentito di sottoporre a sequestro complessivamente oltre 880mila prodotti irregolari e segnalati 159 responsabili alle competenti autorità, di cui 12 in arresto nell’ambito dell’operazione Fidelio.