Tafferugli fra opposte fazioni nei pressi del cimitero dove da un anno non sono più sepolte le spoglie del gerarca fascista, ucciso a Fregene il 24 agosto 1943
Desideria Raggi, responsabile provinciale di Forza Nuova, accusa gli antagonisti di aver lanciato insulti e sassi al loro indirizzo, «strattonando anche un nostro attivista intento a scattare foto della giornata e provocando così la doverosa risposta da parte dei nostri militanti. I passanti hanno potuto osservare agenti di polizia in tenuta antisommossa rivolti con scudi e manganelli verso una silenziosa commemorazione regolarmente autorizzata».
Tutt’altra la ricostruzione della Rete antifascista: «Ci siamo ritrovati accerchiati dalle forze dell’ordine solo perché non riteniamo né giusto, né legittimo che avvengano tali manifestazioni esplicite di Apologia di Fascismo. Eravamo in tante e tanti a cantare Bella Ciao mentre i “forzanuovini” gettavano nel canale una corona commemorativa di fronte a una lapide improvvisata a Ettore Muti. Le forze dell’ordine erano protese alle difese dei membri di estrema destra e quanto andavano a rappresentare, tanto da arrivare a colpire un compagno alla testa, perché intento ad evitare che un “forzanuovino” li fotografasse indisturbato».
A conclusione della commemorazione, non è stata concessa ai membri di estrema destra la possibilitaà di accedere al cimitero per lasciare un mazzo di fiori. I membri della Rete hanno colto l’occasione per lasciare un omaggio ed un pensiero al partigiano Arrigo Boldrini, morto nel 2008.