Anpi e sindacati al Sindaco: «Impedisca celebrazioni per Ettore Muti»

Anche se il cimitero non accoglie più le spoglie del gerarca fascista, il 26 sarebbe prevista una manifestazione di forze di estrema destra

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La tomba che ospitava i resti di Ettore Muti a Ravenna

Come ogni anno tornano le preoccupazioni per le celebrazioni che in genere si svolgono al cimitero di Ravenna per commemorare la morte del gerarca fascista ravennate Ettore Muti, deceduto il 24 agosto 1943. Nemmeno il fatto che il corpo sia stato esumato e la lapide rimossa dalla famiglia e dunque il cimitero di Ravenna non ne accolga più le spoglie ha fermato l’anno scorso le celebrazioni di alcune forze di estrema destra tra cui Forza Nuova, che proprio in questi giorni chiede provocatoriamente addirittura l’intitolazione di una via a Muti.
Anpi, Cigl, Cisl e Uil, invece mandano una missiva al sindaco Michele De Pascale dove esprimono “preoccupazione considerato il clima nazionale sempre più propenso a riproporre il fascismo quale modello per il governo del Paese”. Dopo aver ricordato la biografia di Muti, Anpi e sindacati scrivono: “Ravenna città prima tra le città della Resistenza, città Medaglia d’Oro, città delle stragi di civili morti per mano nazifascista e città Democratica e Antifascista si oppone a celebrazioni che non hanno altro senso che di magnificare il fascismo e gli uomini del fascismo. E quella al cimitero di Ravenna, o davanti al cimitero, è tra queste: a Ravenna Muti non c’è più perché la famiglia ha spostato le sue spoglie in altro luogo non reso pubblico. A conferma va aggiunto che da anni questa celebrazione ha perso il mero carattere commemorativo per diventare una manifestazione (come ben si può vedere dalle immagini di archivio delle passate celebrazioni) che esalta il fascismo: giovani inneggiano a un nuovo fascismo, a volte esplicito a volte con altro nome facendo così apologia. Apologia vietata dall’articolo XII delle Disposizioni transitorie e finali della Costituzione, dalle leggi Scelba e Mancino. Mai abrogate! Ed in questa logica s’inserisce la recente risoluzione regionale dell’Emilia-Romagna nel ritenere apologia di fascismo anche la diffusione di immagini, di gadget fascisti.” Ecco l’allora l’appello diretto al Sindaco: “i firmatari di questa lettera le chiedono un intervento che eviti un’evidente violazione di legge, un’offesa ai nostri martiri e alla nostra storia, ovvero che impedisca, per quanto le è possibile, una eventuale celebrazione di Ettore Muti al nostro cimitero di Ravenna e nel comune di Ravenna.”

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