giovedì
03 Luglio 2025
Il caso

Tensioni tra Forza Nuova e Rete antifascista alla commemorazione di Ettore Muti

Tafferugli fra opposte fazioni nei pressi del cimitero dove da un anno non sono più sepolte le spoglie del gerarca fascista, ucciso a Fregene il 24 agosto 1943

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IMG 20180826 181804 812Nei pressi del cimitero di Ravenna nella mattinata di ieri, 26 agosto, sono andati in scena tafferugli tra movimenti di destra e di sinistra in occasione della commemorazione della morte del gerarca fascista Ettore Muti. La cerimonia si è svolta, promossa in particolare da Forza Nuova, anche se per il secondo anno le spoglie di Muti non sono più nel camposanto ma sono state trasferite dalla famiglia. A scatenare gli scontri sarebbe stato il tentativo di un attivista di Fn di scattare una foto del gruppo opposto. Secondo quanto riporta Il Resto del Carlino, i presenti erano circa una ottantina, divisi a metà fra le due parti.

Desideria Raggi, responsabile provinciale di Forza Nuova, accusa gli antagonisti di aver lanciato insulti e sassi al loro indirizzo, «strattonando anche un nostro attivista intento a scattare foto della giornata e provocando così la doverosa risposta da parte dei nostri militanti. I passanti hanno potuto osservare agenti di polizia in tenuta antisommossa rivolti con scudi e manganelli verso una silenziosa commemorazione regolarmente autorizzata».

Tutt’altra la ricostruzione della Rete antifascista: «Ci siamo ritrovati accerchiati dalle forze dell’ordine solo perché non riteniamo né giusto, né legittimo che avvengano tali manifestazioni esplicite di Apologia di Fascismo. Eravamo in tante e tanti a cantare Bella Ciao mentre i “forzanuovini” gettavano nel canale una corona commemorativa di fronte a una lapide improvvisata a Ettore Muti. Le forze dell’ordine erano protese alle difese dei membri di estrema destra e quanto andavano a rappresentare, tanto da arrivare a colpire un compagno alla testa, perché intento ad evitare che un “forzanuovino” li fotografasse indisturbato».

A conclusione della commemorazione, non è stata concessa ai membri di estrema destra la possibilitaà di accedere al cimitero per lasciare un mazzo di fiori. I membri della Rete hanno colto l’occasione per lasciare un omaggio ed un pensiero al partigiano Arrigo Boldrini, morto nel 2008.

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