Operazioni rese difficili dal maltempo. Una settantina i volontari che si sono impegnati nella rimozione di rifiuti di vario genere
Oltretutto, durante la pulizia di queste aree più interne, effettuata dalle Guardie di Legambiente opportunamente attrezzate, sono state rinvenute cinque mute riconducibili all’attività di bracconieri ittici che sono state poi raccolte e immediatamente consegnate ai Carabinieri Forestali, mentre sovrintendevano le operazioni di pulizia. “Torniamo a denunciare l’importante presenza di microplastica in questa zona dall’elevato pregio naturalistico – sottolinea Legambiente – che infatti rappresenta una delle aree più inquinate del Mediterraneo. Se da un lato le numerose operazioni di pulizia volontaria possono sortire un effetto diretto, dall’altro non sono sufficienti: servono interventi strutturati e non invasivi, oltre ad azioni politiche mirate alla riduzione della dispersione dei rifiuti nei nostri mari.”