Anas sta predisponendo un progetto per riaprire la statale che collega Forlì e Ravenna con la massima sicurezza dopo il crollo della chiusa di San Bartolo
La Regione, responsabile del bacino idrico in cui era in fase di collaudo un nuovo impianto idroelettrico, ha provveduto alla palettatura dell’argine per far sì che l’acqua scorra in modo fluido e non causi nuovi danni agli argini. Ma ora c’è da ripristinare la strada assicurando la massima sicurezza e i tecnici dell’Anas sono all’opera, essendo la Ravegnana di competenza statale. Intanto Comune e Provincia si stanno invece accollando gli oneri di una situazione su cui non hanno alcuna responsabilità diretta.
La Provincia ha decretato la sospensione del doppio senso di marcia sulla strada che passa da San Marco, sovraccaricata dal traffico e non idonea a sopportare il passaggio di tanti mezzi. Sul sito della Provincia si legge che è «stato istituito il senso unico di marcia su un tratto della SP n. 68 “Montone Abbandonato”, dall’incrocio con la strada comunale via del Borgo nel centro abitato di San Marco, fino all’incrocio con la SP n. 45 “Godo San Marco”. Il senso unico di marcia resterà in vigore fino alla riapertura al traffico della Ravegnana. I percorsi alternativi sono stati individuati lungo la SP n. 45 “Godo e San Marco”, la SP n. 253 R “San Vitale” e la SS. n. 16 “Adriatica”». Nell’ordinanza si legge che la decisione è stata assunta «viste le caratteristiche geometriche del tracciato della S.P. n. 68 “Montone Abbandonato” che sorge su un rilevato arginale caratterizzato da una limitata capacità di portanza ai carichi e con larghezza estremamente ridotta della carreggiata, non adeguata a volumi di traffico intensi e pesanti».