La Ravegnana resterà chiusa per mesi. E a San Marco la provinciale 68 a senso unico

Anas sta predisponendo un progetto per riaprire la statale che collega Forlì e Ravenna con la massima sicurezza dopo il crollo della chiusa di San Bartolo

Ormai è chiaro a tutti, non sarà una faccenda di settimane, ma mesi. La statale 67 detta Ravegnana è interrotta dal 25 ottobre all’altezza di San Bartolo, dopo il crollo di una parte della chiusa sul fiume Ronco che ha causato la morte del tecnico della Regione Danilo Zavatta, e non riaprirà per lungo tempo. Nonostante il dissequestro dell’area da parte della magistratura che sta facendo le indagini per stabilire le responsabilità della tragedia, il 7 novembre, la strada non sarà aperta alla circolazione fino alla realizzazione di un progetto per la messa in sicurezza che è ancora in fase di studio.

La Regione, responsabile del bacino idrico in cui era in fase di collaudo un nuovo impianto idroelettrico, ha provveduto alla palettatura dell’argine per far sì che l’acqua scorra in modo fluido e non causi nuovi danni agli argini. Ma ora c’è da ripristinare la strada assicurando la massima sicurezza e i tecnici dell’Anas sono all’opera, essendo la Ravegnana di competenza statale. Intanto Comune e Provincia si stanno invece accollando gli oneri di una situazione su cui non hanno alcuna responsabilità diretta.

La Provincia ha decretato la sospensione del doppio senso di marcia sulla strada che passa da San Marco, sovraccaricata dal traffico e non idonea a sopportare il passaggio di tanti mezzi. Sul sito della Provincia si legge che è «stato istituito il senso unico di marcia su un tratto della SP n. 68 “Montone Abbandonato”, dall’incrocio con la strada comunale via del Borgo nel centro abitato di San Marco, fino all’incrocio con la SP n. 45 “Godo San Marco”. Il senso unico di marcia resterà in vigore fino alla riapertura al traffico della Ravegnana. I percorsi alternativi sono stati individuati lungo la SP n. 45 “Godo e San Marco”, la SP n. 253 R “San Vitale” e la SS. n. 16 “Adriatica”». Nell’ordinanza si legge che la decisione è stata assunta «viste le caratteristiche geometriche del tracciato della S.P. n. 68 “Montone Abbandonato” che sorge su un rilevato arginale caratterizzato da una limitata capacità di portanza ai carichi e con larghezza estremamente ridotta della carreggiata, non adeguata a volumi di traffico intensi e pesanti».

Il Comune, come ci spiega l’assessore ai Lavori pubblici Roberto Fagnani partecipa «al tavolo tecnico in quanto direttamente interessati, ovviamente, ma anche perché come sempre, come è accaduto nel caso del fortunale l’estate scorsa o in caso di neve, noi siamo pronti a mettere i nostri uffici tecnici a disposizione, in piena collaborazione, anche se in questo caso non abbiamo alcuna responsabilità diretta. E stiamo anche apprestando il potenziamento del trasporto pubblico con costi che ancora dobbiamo quantificare ma che contiamo di recuperare da chi sarà ritenuto responsabile di quanto accaduto». Per evitare ritardi al mattino per lavoratori e studenti causati dalla chiusura della Ravegnana e per il rientro a casa, Start ha deciso di anticipare gli orari delle corse della linea 156. Tutte le informazioni sono state pubblicate sul sito dell’azienda, sui social Facebook e Instagram, presso le fermate e a bordo degli autobus.

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