Curava il malocchio per 30 euro: santone arrestato per truffa, almeno 25 vittime

Ufficialmente disoccupato da quindici anni ma proprietario di due case di cui una in Spagna e decine di migliaia di euro. È accusato anche di violenza sessuale: l’indagine su alcuni abusi nei confronti di una donna ha svelato la rete di clienti per amuleti, consigli spirituali e corsi di formazione

Per una seduta singola di mezzora chiedeva 30 euro, per il corso di formazione completo ne servivano invece 300: il risultato era la liberazione dal malocchio, dagli influssi negativi, dal malessere attraverso riti magici e amuleti. Ma dispensava anche consigli di varia natura, da quelli generici a carattere spirituale e personale fino a quelli per l’assunzione di farmaci. E i clienti non mancavano. Almeno 25 le vittime di un cosiddetto santone che da tempo esercitava a Ravenna e riceveva a domicilio. L’uomo, un 55enne originario della provincia di Palermo, è stato arrestato oggi, 22 febbraio, dai carabinieri che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere con l’accusa di truffa aggravata continuata.

Gli investigatori hanno ricostruito la sua presunta attività illecita in un arco temporale di quattro anni e si augurano che ora altre persone truffate trovino il coraggio per farsi avanti. Ufficialmente disoccupato da circa quindici anni, dopo aver lavorato come ambulante, ma gli inquirenti hanno accertato che era proprietario di due case di cui una in Spagna e disponibilità finanziarie per alcune decine di migliaia di euro. L’uomo convive con una donna ed è stato arrestato in Sicilia dove si trovava in visita da alcuni familiari.

Per i farmaci consigliati è indagato per esercizio abusivo della professione medica ma il 55enne deve rispondere anche di violenza sessuale. L’indagine infatti è nata da una vicenda che vede coinvolta una donna più giovane vittima di abusi. È stato il compagno di quest’ultima a denunciare il santone. Quando i carabinieri sono venuti a conoscenza di questa circostanza hanno approfondito i fatti scoperchiando il giro di presunti raggiri. Vittime soprattutto persone in stato di difficoltà che avrebbero subito anche pressioni quando tardavano con i pagamenti, al punto da chiedere prestiti per saldare.

L’indagine svolta dal nucleo investigativo ha passato al setaccio le conversazioni Whatsapp che l’uomo intratteneva con i clienti. In totale circa 40mila messaggi analizzati e messi a confronto con le dichiarazioni delle vittime: «Le contraddizioni tra quanto abbiamo trovato nelle chat e quanto hanno raccontato negli interrogatori – ha spiegato il procuratore capo Alessandro Mancini, titolare del fascicolo con la sostituta procuratrice Angela Scorza – hanno confermato le nostre ipotesi. Abbiamo trovato molta reticenza nel parlare». La custodia cautelare è stata richiesta per evitare la reiterazione del reato ma anche l’inquinamento probatorio: «Vista l’influenza così forte che questa persona aveva sulle vittime, avrebbe potuto facilmente condizionare le loro testimonianze».

EROSANTEROS POLIS BILLBOARD 15 04 – 12 05 24
CONSAR BILLB 02 – 12 05 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24