Anche il bambino di 5 anni è stato preso a schiaffi e il padre gli raccontava che la madre si prostituiva. La donna colpita anche con un ombrello o costretta a dormire in auto
La denuncia presentata dalla donna, ritenuta attendibile sulla base dei riscontri raccolti tra cui anche le certificazioni mediche, ricostruisce alcuni degli episodi più violenti. A settembre 2018 ad esempio si trovò costretta a dormire in auto dopo che il marito la spinse fuori di casa e le vietò di rientrare. Gli insulti e le ingiurie erano all’ordine del giorno sotto gli occhi del piccolo: la donna lavora facendo turni anche notturni e l’uomo raccontava al figlio che in realtà andava a prostituirsi. Lo scorso marzo l’accusato decise di bloccare la stufa elettrica nella camera dei figli lasciandoli al freddo. Un mese fa la donna si chiuse a chiave in camera per sfuggire ai colpi dell’uomo che impugnava un ombrello.
La consorte aveva provato a prospettare l’ipotesi di una denuncia o di una richiesta di separazione. Risultato: il compagno le rispose che in quel caso avrebbe dato fuoco alla casa e sarebbe scappato con i figli.
Le condotte dell’indagato – è la sintesi di un passaggio dell’ordinanza firmata dal Gip Corrado Schiaretti – sono riconducibili a «una distorta idea padronale della famiglia» con prescrizioni imposte con la violenza, morale o fisica. Il tutto in un contesto di «sottocultura evidente» che rende impossibile ricondurre l’uomo a un comportamento più mite.