Il consigliere comunale lamenta le tempistiche con cui si è mossa Arpae e con cui è stato divulgato l’esito dei controlli dopo l’episodio del 27 novembre
«Il sindaco è autorità territoriale di protezione civile riguardo alle articolazioni appartenenti o dipendenti dal proprio Comune – sottolinea Ancisi –. Il fatto di ieri è inquadrabile nel fenomeno ricavabile dal commento di una nostra lettrice: “A volte in quella zona bisogna coprirsi la bocca con un fazzoletto per non respirare gli acidi che sono nell’aria e che fanno bruciare la gola”. Compito di protezione civile dovrebbe essere anche informare in tal caso la popolazione, dettando le relative norme di comportamento. Il tutto tramite un’adeguata definizione di protocolli sulla base dei quali le imprese possano rapportarsi convenientemente allo scopo col servizio pubblico, ma che, a giudicare da quanto sopra, non sembrano sussistere». Sulla necessità di predisporre programmi di protezione civile atti a fronteggiare le emergenze ambientali e per come agire convenientemente al riguardo, Ancisi ha presentato un’interrogazione al sindaco.