Protesta contro la pesca di frodo e trova la barca incendiata: danno da 20mila euro

Il proprietario non ha dubbi: «Sono stati gli abusivi per ritorsione». Il natante da 9 metri era ormeggiato in valle in un punto raggiungibile solo via acqua e veniva utilizzato come punto di sbarco delle vongole raccolte dai soci della coop che ha l’uso civico dell’area

DSC 2803Al mattino in municipio a Ravenna ha denunciato pubblicamente i danni della pesca di frodo nella piallassa Baiona e poche ore dopo la sua barca con l’attrezzatura è affondata in valle distrutta da un incendio. È la sintesi della giornata vissuta ieri, 20 febbraio, dal pescatore ravennate Luigi Lauro. Un danno da 20mila euro che mette in difficoltà non solo il lavoro del proprietario ma anche di tutta Baiona Viva, la cooperativa di cui Lauro è vicepresidente e che riunisce circa 50 vongolari della zona. La barca da nove metri affondata infatti veniva utilizzata non per la raccolta ma da tutti come punto di selezionatura del pescato. E così i soci stanno valutando una protesta plateale per far arrivare la propria voce alle istituzioni: «Ci confronteremo – dice Lauro – e non escludiamo nulla, dallo sciopero della fame a incatenarci davanti al municipio».

Il pescatore non ha dubbi che si tratti di un atto doloso compiuto dagli abusivi per intimidire i regolari: «Non può essere una casualità che avvenga proprio lo stesso giorno in cui abbia denunciato la situazione. La mia barca era ormeggiata nel canale Fossatone, un punto raggiungibile solo in barca. Fino alle 19 di ieri era tutto a posto, poi questa mattina i colleghi non hanno visto la barca e hanno scoperto che era affondata e mi hanno avvisato. Ora non sappiamo come fare: non abbiamo i soldi per il recupero del relitto affondato e non abbiamo quelli per comprarne un’altra. E tutto questo nel momento in cui la stagione di raccolta stava proprio partendo: negli ultimi giorni stavo facendo circa 150 euro di ricavo al giorno».

Risale appena all’inizio di febbraio un episodio simile: in fiamme un barchino utilizzato da un collega di Lauro. «Così non si può continuare. Nella Baiona ci sono 40-50 abusivi, soprattutto provenienti della zone ferraresi, che stanno distruggendo i fondali della valle per gli strumenti invasivi che usano». La proposta per arginare il fenomeno c’è: «Guardie in servizio H24 in acqua. I fondi per pagare il servizio sono a disposizione della commissione per gli usi civici: chi ha l’autorizzazione per pescare versa una quota e siamo disposti ad alzarla per coprire i costi di sorveglianza. Da tre anni se ne parla ma le istituzioni continuano a temporeggiare: il Comune non può restare indifferente».

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