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    Categoria: cronaca

Sequestrate autofficina e discarica di rifiuti speciali: attività abusiva da 4 anni

Intervento della guardia di finanza in un capannone in zona stazione, segnalato il titolare: Iva mai versata, ricavi dichiarati per pochi euro, occupato un lavoratore in nero

L’attività dell’autofficina andava avanti da quattro anni ma non aveva mai avuto le autorizzazioni commerciali e amministrative, impiegava un lavoratore in nero e aveva realizzato una discarica di rifiuti speciali. La guardia di finanza a Faenza ha sequestrato un’officina meccanica abusiva in un capannone in zona stazione. Un 40enne italiano è stato segnalato alle autorità.

Il capannone era fornito di tutte le attrezzature necessarie per la riparazione di autoveicoli: ponti sollevatori, carrelli, cric pneumatici, idropulitrici, compressori, saldatrici, banchi professionali da lavoro, macchinari per l’equilibratura delle gomme, oltre a numerosi pezzi di ricambio ed utensili vari.

La Compagnia locale delle Fiamme Gialle è stata affiancata nella parte conclusiva dell’indagine da Arpae che ha confermato la natura di rifiuti speciali e pericolosi di gran parte del materiale giacente nei locali ispezionati, tra cui pneumatici usati ed olii esausti, che, in mancanza di qualsivoglia registro di rendicontazione, venivano smaltiti illegalmente.

I Finanzieri hanno accertato che il meccanico abusivo dall’ottobre 2018 si avvaleva di un lavoratore in nero, un romeno di 30 anni che operava in assenza delle coperture assicurative obbligatorie.

L’impresa esercitava l’attività economica dal 2016 e nel corso degli anni non ha mai presentato dichiarazioni ai fini dell’Iva, mentre ai fini delle imposte dirette aveva dichiarato ricavi solo per pochi euro l’anno. È stata acquisita documentazione extracontabile che permetterà ora di ricostruire il reale volume d’affari, con conseguente quantificazione delle imposte finora evase.