All’inceneritore di Ravenna in fumo 14 tonnellate, arrivate con una scorta di 50 finanzieri e due elicotteri
14 tonnellate con il simbolo del “captagon” che contraddistingue – scriveva la Finanza – la “droga della Jihad”. Prodotta in Siria e rivenduta per finanziare l’Isis. Pasticche dello stesso tipo sono state ritrovate a Parigi in occasione dell’attacco terroristico al Bataclan.
Ieri mattina, giovedì 17 dicembre, la droga sequestrata è stata bruciata all’inceneritore di Ravenna, essendo considerata “rifiuto speciale”. Un modo per eliminarla definitivamente dal mercato, dove avrebbe garantito un “fatturato” superiore al miliardo di euro.
Le 14 tonnellate di amfetamine sono arrivate a Ravenna caricate su due tir scortate da 50 uomini della finanza, 9 veicoli su terra e 2 elicotteri.
Hera – interpellata dal Carlino Ravenna in edicola oggi – ha spiegato che l’operazione è stata eseguita come “servizio pubblico” e che non c’è alcun pericolo per la salute, essendo l’impianto «dotato di sistemi di abbattimento delle emissioni in atmosfera che consentono altissime prestazioni».