Dal 7 dicembre al B&B Hotel di Ravenna 46 stanze a disposizione di positivi asintomatici impossibilitati all’isolamento domiciliare. La convenzione scadrà il 28 febbraio: il costo totale per l’azienda sanitaria potrà arrivare oltre 200mila euro
La convenzione tra l’azienda sanitaria pubblica e la catena alberghiera internazionale (550 hotel in Europa di cui 42 in Italia) scadrà il 28 febbraio, con possibilità di proroga al 31 marzo. L’Ausl ha a disposizione 46 delle 78 camere (infatti cercando ad esempio su Booking.com si trova disponibilità senza particolari segnalazioni). Ai responsabili del marchio B&B Hotels abbiamo chiesto alcune informazioni sull’accordo e sull’organizzazione del servizio, compresi i dettagli di natura economica visto che si tratta di una fornitura a un ente pubblico. Ma dalla sede di Milano hanno preferito parlarci delle smart tv disponibili nelle camere piuttosto che delle cifre. È stata quindi l’Ausl, in maniera trasparente, a rispondere alle nostre domande: ogni camera è ad uso singolo e l’albergo incassa 30 euro al giorno per garantire la disponibilità, 55 se la stanza viene effettivamente utilizzata. Tra il 7 dicembre e il 28 febbraio ci sono 84 giorni: questo significa che il corrispettivo potrà arrivare fino a 212mila euro se tutte le camere saranno occupate tutti i giorni.
Agli ospiti vengono serviti i pasti principali dall’albergo (colazione, pranzo e cena) con la possibilità di ordinare snack durante tutta la giornata in modalità contactless, sia per quanto riguarda la consegna che il pagamento. «Per Natale – ci scrive la catena alberghiera – prevediamo di offrire una coccola ulteriore ai nostri ospiti omaggiandoli con un piccolo pensiero goloso per farli sentire un po’ più “a casa”». Dall’inizio dell’emergenza B&B Hotels ha sviluppato un protocollo di sanificazione dedicato: «Grazie al certificato dal Safety Label High Quality Anti Covid-19, applicato in tutte le sue strutture a tutela degli ospiti e dello staff in hotel, possiamo garantire la massima tranquillità di tutti».
Quello di Ravenna è il terzo Covid hotel in provincia. Da aprile a giugno c’era stato quello di Lido Adriano (53 ospiti in totale), da agosto a ottobre quello di Massa Lombarda (150 persone).