Trovati cento lavoratori irregolari tra aziende di servizi e locali della movida

Controllate nove imprese: sei avevano irregolarità, proposta la chiusura di tre. Per una maxi sanzione da 450mila euro

FotoLa guardia di finanza della provincia di Ravenna ha eseguito nei giorni scorsi un piano di controlli per la regolarità dell’impiego di lavoratori in aziende che offrono servizi al pubblico. Le ispezioni hanno riguardato locali del litorale frequentati dalla movida e altre attività commerciali oggetto di segnalazioni: complessivamente sono stati nove i controlli effettuati e in sei casi sono emerse irregolarità con l’individuazione di 102 lavoratori irregolari e sei completamente in nero. Tre le proposte di sospensione delle attività verbalizzate.

In particolare i militari della prima Compagnia Ravenna hanno visitato una ditta che organizza il lavoro di decine di ragazzi per la vendita porta a porta di articoli per la casa, tra cui stuoie, cuscini, depuratori d’aria, macchine e cialde per caffè. I dipendenti, per la maggior parte ragazzi appena maggiorenni di nazionalità italiana, venivano reclutati attraverso inserzioni su vari siti internet in cui si prospettava loro una rapida crescita professionale e una possibile carriera da manager aziendale. In realtà lo scenario lavorativo cambiava drasticamente già al primo colloquio. I ragazzi venivano quindi indotti a sottoscrivere una scrittura privata in cui venivano nominati “incaricati alle vendite” in veste di lavoratori occasionali, mentre di fatto svolgevano mansioni proprie di un lavoratore dipendente, non avendo alcuna autonomia gestionale della propria attività. La gran parte della clientela veniva principalmente individuata tra parenti e amici dei neo assunti che, una volta esaurita la platea dei loro conoscenti, venivano in qualche modo allontanati e sostituiti.

Tramite numerose interviste ai dipendenti e l’esame della documentazione extracontabile rinvenuta nella sede aziendale, i Finanzieri sono riusciti a ricostruire un elenco di ben 94 ragazzi impiegati dal gennaio 2020e contestando al titolare della ditta una maxi sanzione di oltre 450mila euro, pagabile in forma ridotta in caso di adesione al verbale.

Sempre i militari della prima Compagnia hanno individuato in un locale di Marina di Ravenna, peraltro già sanzionato per violazioni alle norme anticontagio, e in un altro di Porto Corsini complessivamente altri sette lavoratori irregolari su 21 presenti, che venivano pagati in parte in contanti “fuori busta”, come ammesso dagli stessi interessati.

I militari della Compagnia di Faenza hanno invece individuato, in un altro noto locale di Marina di Ravenna, anche questo già sanzionato recentemente per il mancato rispetto delle norme di contenimento della diffusione del coronavirus, tre lavoratori in nero su 9 presenti. Pertanto, vista la percentuale di lavoratori irregolari sul totale, per questa struttura oltre alla maxi sanzione è scattata anche la richiesta di sospensione dell’attività.

I militari della tenenza di Cervia e della tenenza di Lugo hanno riscontrato la presenza, in tre diversi ristoranti di Cervia, di tre lavoratori completamente in nero e di uno irregolare.

Infine la seconda compagnia di Ravenna ha impiegato quattro pattuglie nel controllo dei lavoratori presenti nelle adiacenze delle banchine portuali, senza rilevare tuttavia irregolarità.

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