Entrano per rapinare le Poste ma la polizia è già dentro che li aspetta: arrestati

Tentato colpo in via Pola. In manette un 46enne pendolare del crimine e il 29enne complice basista: la squadra mobile era sulle loro tracce. Usavano maschere in lattice per coprire i volti

Travisati con maschere in lattice, entravano in azione a ridosso dell’orario di chiusura, muniti di fascette per immobilizzare i dipendenti ed erano soliti poi fuggire in bicicletta. Era lo stile di due rapinatori che ieri, 15 novembre, sono stati arrestati dalla polizia a Ravenna dopo un colpo a mano armata tentato all’ufficio postale di via Pola. I due in manette sono italiani: un 46enne pendolare del crimine di origine campana e il 29enne complice basista residente in città. Dovranno rispondere di tentata rapina aggravata e sequestro di persona.

L’operazione è l’esito di approfondimenti investigativi condotti dalla squadra mobile su alcune rapine consumate negli ultimi mesi a Ravenna con lo stesso modus operandi. Una volta accertata la presenza in città di entrambi, la polizia li ha pedinati riuscendo a individuare le bici nascoste nei pressi dell’abitazione e a intuire il possibile nuovo obiettivo da rapinare.

Per evitare che i malviventi portassero a termine il colpo, con pericolo per dipendenti ed eventuali clienti, è stato predisposto un di pronto intervento: i due rapinatori sono stati presi mentre, già travisati, facevano ingresso nell’ufficio postale.

Trovata l’arma che avrebbero utilizzato per minacciare i dipendenti (una pistola scacciacani priva di tappo rosso) ancora nascosta all’interno di una valigetta che gli stessi avevano con sé, unitamente alle fascette di plastica con le quali avrebbero immobilizzato il personale sino all’apertura delle casse temporizzate.

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