Alla Ca’ Foscari un master dedicato alla fauna selvatica, ogni anno la simulazione di un comitato etico. Il direttore scientifico: «Potrebbe essere una strada utile da percorrere anche nella realtà»
La questione dei daini a Ravenna potrebbe diventare argomento di un’esercitazione all’università di Venezia. Il dipartimento di Filosofia e Beni culturali della Ca’ Foscari ha un master di primo livello in Amministrazione e gestione della fauna selvatica e ogni anno si svolge la simulazione di un comitato etico che deve affrontare una questione legata ai temi del corso. «A volte trattiamo dei casi ipotetici che non esistono realmente – spiega il professor Marco Olivi, associato di Diritto amministrativo e direttore scientifico del master – ma a volte affrontiamo casi reali e quello di Ravenna potrebbe essere uno spunto interessante. Anzi, forse le parti coinvolte potrebbero prendere davvero in considerazione di percorrere questa pista che non è richiesta dal legislatore ma per la nostra esperienza riesce a far convergere le diverse fazioni anche distanti verso una posizione più mite».
L’esercitazione si svolge mettendo a confronto un rappresentate di ogni parte in causa: «Figure ideologicamente distanti come un animalista, un ambientalista, un cacciatore, un rappresentante dei parchi, uno della Regione uno della polizia. Lo scopo è raggiungere una soluzione che soddisfi più possibile per risolvere un problema concreto».
Fin qui la teoria. Ma ogni caso ha le sue specificità. «Ci sono specie a rischio estinzione e vanno tutelate, magari cercando proprio di contrarre un’altra specie che la contrasta. Oppure a volte la necessità di limitare una specie è perché causa danni all’economia agricola».
Per domenica 2 ottobre è in programma una manifestazione degli ambientalisti a difesa dei daini nelle zone dove vive il branco. Ritrovo alle 11 a Lido di Classe all’angolo tra via dei Lombardi e via delle Cave da dove partirà una passeggiata di circa 40 minuti che si concluderà in via Canale Pergami con un sit-in e raccolta firme.