Percepiva la cassa integrazione per Covid, ma in realtà lavorava, in un pubblico esercizio del Ravennate. È quanto ha accertato il personale dell’Ispettorato del Lavoro.
I fatti contestati risalgono alla fine del 2020 e hanno interessato gran parte del periodo lavorativo del 2021.
Nelle buste paghe venivano annotate intere giornate di sospensione dal lavoro, con conseguente richiesta di pagamento da parte dell’Inps, quando invece è emerso che il dipendente prestava regolare servizio.
A conclusione degli accertamenti è stata rilevata dell’Ispettorato del Lavoro una indebita percezione della integrazione salariale, in conto Inps, pari a 4 mila euro.