sabato
14 Giugno 2025
Immigrazione

Il porto di Ravenna assegnato a una nave con 69 migranti, 20 resteranno in provincia

L'imbarcazione battente bandiera tedesca della ong Sos Humanity ha recuperato i naufraghi (tra cui 18 minori) da un gommone senza carburante al largo della Libia. È il terzo sbarco in Romagna in quattro mesi

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Le fasi del soccorso in mare in una foto postata su Twitter dalla ong Sos Humanity

Ravenna è il porto assegnato dalle autorità italiane alla nave Humanity 1 battente bandiera tedesca, della ong Sos Humanity, per lo sbarco dei 69 migranti soccorsi in mare al largo della Libia nella notte tra il 19 e 20 aprile. I migranti, tra cui 18 minori non accompagnati, 50 uomini e una donna, sono stati trovati a bordo di un piccolo gommone sovraffollato. La nave si trova ora a circa 900 miglia nautiche da Ravenna e l’arrivo è previsto non prima del pomeriggio del 24 aprile (nel riquadro in fondo alla pagina è possibile seguire la posizione in tempo reale della nave).

Secondo le informazioni diffuse via Twitter dalla ong, nessuno indossava giubbotti di salvataggio e il carburante a bordo era esaurito. Forti venti e onde alte oltre due metri hanno reso le operazioni di soccorso particolarmente impegnative. I sopravvissuti sono esausti, molti erano disidratati e una persona era priva di sensi al momento del salvataggio, ma le loro condizioni sono state stabilizzate.

Nel pomeriggio odierno, giovedì 20 aprile, si è svolta in prefettura a Ravenna una riunione per definire i dettagli della gestione dello sbarco. È stato concordato che le operazioni saranno effettuate nel terminal crociere di Porto Corsini, come successe per i due attracchi della Ocean Viking (31 dicembre e 18 febbraio), in quanto per quel giorno non sono previste crociere e il terminal sarà disponibile.

Successivamente i migranti saranno dislocati tra le varie prefetture dell’Emilia-Romagna (12 a Bologna, 3 a Ferrara, 6 a Forlì-Cesena, 10 a Modena, 4 a Parma, 3 a Piacenza, 2 a Ravenna, 6 a Reggio Emilia, 5 a Rimini), mentre per i 18 minori non accompagnati si sta valutando una prima accoglienza a Ravenna, secondo le disponibilità nel territorio provinciale.

 

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