Manovre per ridurre i versamenti dei contributi dei lavoratori: in 30 a processo

Imputati nomi noti di alberghi, ristoranti, bar, discoteche, stabilimenti balneari. Accolti anche dieci patteggiamenti

Lavoro Cameriere GermaniaTrenta imprenditori tra i più in vista del settore turistico ravennate – alberghi, ristoranti, bagni al mare, discoteche, locali notturni – andranno a processo per l’inchiesta che ruota attorno alla società Mib Service. La procura ipotizza un presunto sistema illecito di fornitura di personale a molte imprese attraverso una formula che riduce i contributi ai lavoratori e abbatte i costi per gli imprenditori.

In estrema sintesi, secondo il castello accusatorio, le attività commerciali diventavano clienti della Mib che assumeva il personale già in servizio nel locale stesso e sempre lì lo lasciava a lavorare ma facendo figurare una fornitura di manodopera così che le buste paga potevano essere compilate conteggiando inesistenti trasferte, una voce meno tassata delle normali ore lavorative. Il cameriere percepiva lo stesso netto, l’azienda spendeva meno in contributi. Con dei casi limite in cui lo stesso titolare dell’attività si faceva assumere dalla Mib per poi lavorare “presso se stesso”.

Su queste pagine ne scrivemmo già nel 2017, prima che le vicende finissero in una indagine. Dalle verifiche della guardia di finanza risulterebbe che gli imprenditori avrebbero per lo più usato le fatture della Mib relative a operazioni in tutto o in parte inesistenti al fine di evadere imposte sui redditi e sul valore aggiunto.

Tra gli imputati che andranno a processo a partire da maggio figurano nomi noti del settore: ad esempio Rossella Casanova in qualità di legale rappresentante di Papeete srl (il noto stabilimento balneare di Milano Marittima frequentato anche da Matteo Salvini), Villapapeete srl e hotel Napoleon; Alessandro Mercatali della Boca srl. A processo andranno anche i quattro vertici di Mib: Andrea Bagnoli, Michele Mattioli, Christian Leonelli e Massimiliano Mattioli ai quali è stata contestata a vario titolo l’associazione per delinquere finalizzata a commettere reati tributari.

L’udienza preliminare ha dato poi il via libera anche a dieci patteggiamenti. Tra questi i nomi più noti sono sicuramente quelli di Mascia Ferri e Cristiano Ricciardella, titolari della società Crima che gestisce diversi ristoranti e locali: per loro multe da 4.500 euro e 4.950. Un anno fa la corte tributaria di Ravenna aveva annullato due accertamenti dell’Agenzia delle Entrate da circa 200mila euro in totale, tra imposte ritenute evase e sanzioni conseguenti relative agli anni 2015 e 2016, per la ditta Crima nell’ambito dell’indagine attorno alla società Mib Service.

EROSANTEROS POLIS BILLBOARD 15 04 – 12 05 24
CENTRALE LATTE CESENA BILLB LATTE 25 04 – 01 05 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24