lunedì
20 Ottobre 2025
Fognano

Capre nel recinto uccise dai lupi, i proprietari: «All’imbrunire abbiamo paura»

Nel fango dentro e all'esterno della recinzione le tracce dei selvatici. Quarto attacco in due settimane tra i colli di Brisighella e le prime colline faentine

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LupoUn altro attacco di lupi contro animali domestici nei pressi di abitazioni nell’area Faentina. È successo a Fognano nella notte tra il 25 e il 26 ottobre: due capre uccise. Anche in questo caso è Coldiretti a segnalare la cosa all’opinione pubblica. È il quarto episodio in due settimane, prima era successo con un cane a San Ruffillo, alcuni ovini a Brisighella e delle oche a Marzeno. L’ipotesi, ormai più che credibile, è che ci sia un branco numeroso di lupi che si muove tra le prime colline faentine e i colli di Brisighella.

L’ultimo attacco a Fognano ha colpito la proprietà di Daniele Valli, olivicoltore per passione. A protezione delle caprette c’era un recinto elettrificato: «Purtroppo  i lupi hanno saltato il recinto e portato via i miei animali, le tracce lasciate sul fango sono evidenti. Ora, non lo nascondo, abbiamo paura anche per i nostri cani e anche per noi stessi, tanto che in questi giorni di raccolta olive non appena arriva l’imbrunire ci chiudiamo in casa».

Cresce la paura sulle prime colline faentine: «La presenza massiccia del lupo sta minando il lavoro di pastori, allevatori, agricoltori, ma anche la sicurezza pubblica perché questi selvatici sembrano non temere la presenza dell’uomo e si avvicinano anche ad aree densamente abitate – denuncia Coldiretti Ravenna che nel frattempo sta segnalando i vari casi ad Ausl e Prefettura – la situazione va affrontata e anche rapidamente perché c’è già un problema evidente di sicurezza del territorio e oggi come oggi a rischio di scomparsa, alla luce anche delle conseguenze dei ripetuti eventi meteoclimatici estremi non è più il lupo, bensì la presenza dell’uomo e di quell’agricoltura di montagna e alta collina che, oltre a rappresentare il fulcro dell’economia di questi luoghi evitandone lo spopolamento, è garanzia di cura del paesaggio e tutela della biodiversità».

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