La ricerca condotta da Jfc (studio faentino di consulenza turistica e marketing territoriale) ha registrato oltre due milioni di euro di indotto economico stimato dalle imprese della città che si occupano di ospitalità, ristorazione e commercio durante i tre giorni di Argillà Italia 2024. Secondo le stime, il 49,9 percento degli indotti (pari a 1 milione e 92 mila euro) è stato generato direttamente dalla fiera sulla ceramica internazionale che ha avuto luogo a Faenza dal 30 agosto al 1 settembre.
Per quanto riguarda le stime sui visitatori, il 39,9 percento risulta essere faentino, il 17,7 percento del comprensorio mentre da Ravenna e dall’Emilia Romagna arrivano il 13 e il 14,3 percento dei visitatori. Da fuori regioni arriva il 10,4 percento del pubblico mentre la quota di stranieri è del 5,6 percento. Bologna è la provincia che ha registrato la maggiore affluenza, mentre il Veneto è la regione italiana che ha generato maggiori flussi.
In netta crescita le vendite degli espositori che hanno venduto in media 120,8 opere, quasi il doppio del 2022 con un incasso medio per espositore di 2656 euro e con una crescita rispetto al 2022 del 27,5 percento. Sold out per 3 giorni per tutte le strutture ricettive faentine e del circondario che hanno registrato in occasione di Argillà 4551 arrivi alberghieri e extra alberghieri per un indotto turistico di 12.713 persone provenienti da fuori territorio.
Anche il comparto culturale della città ha beneficiato dell’evento, con un incremento di visite a tutti i musei faentini: il Palazzo del Podestà – ad ingresso libero – ha registrato circa 5000 presenze la Pinacoteca ha registrato 75 ingressi, il Mic 1454, il Teatro Masini con le sole visite guidate 910.
Lo studio ha anche aperto un’inchiesta sul valore economico e sulla soddisfazione del territorio, interrogando stand, strutture ricettive e commerciali nei giorni del festival, registrando una media totale di voti pare a 8,7 (dato in leggera diminuzione rispetto all’edizione 2022, quando il punteggio era 9, ma comunque positivo).