domenica
15 Giugno 2025
la denuncia

Picchiato da una baby gang: «Ho chiesto aiuto in stazione ma sono stato ignorato»

Grave episodio giovedì in centro a Ravenna. «Ho riconosciuto una ragazzina di 14 anni che aveva tentato poco prima di rubare nel negozio dove lavoro»

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Stazione Ravenna Baby Gang
Il luogo dell’aggressione, in stazione a Ravenna, con il materiale che è stato lanciato addosso all’uomo dalla baby gang

Inseguito e picchiato da una baby gang, in stazione, quando non erano neppure le 20. È successo giovedì (21 novembre) a Ravenna. A raccontarcelo, il giorno dopo, la vittima dell’aggressione, al telefono, ancora comprensibilmente scosso per quanto accaduto.

Tutto inizia attorno alle 18.45 in un negozio di via Diaz, dove tre ragazzini di circa 14-15 anni entrano e tentano un furto. L’uomo, in particolare, blocca una ragazzina («mi ha detto di avere 14 anni e che quindi non potevo farle nulla») e riesce poi a far uscire i tre, che però lo minacciano apertamente. Una volta chiuso il negozio, viene avvicinato dai ragazzini in viale Farini, dove vengono raggiunti da diversi amici. «Ho cercato rifugio scappando in stazione – ci racconta – dove ho chiesto aiuto in biglietteria, ma i due ragazzi all’interno mi hanno praticamente ignorato». Qui, l’uomo è stato aggredito da quelli che potrebbero essere stati «dieci o anche quindici» giovanissimi: «Di sicuro c’era la ragazzina che aveva tentato il furto nel negozio, aveva una catena in mano». Difficile però ricostruire esattamente la dinamica e riconoscere i ragazzi in quei momenti concitati. «Mi hanno incominciato a picchiare, ho tentato di coprirmi la faccia, mi hanno tirato addosso di tutto», dai bidoni ai pali utilizzati per gestire la fila della biglietteria.

Sanguinante, con un occhio tumefatto e un bernoccolo dietro l’orecchio, l’uomo è stato prima medicato dalla addetta della biglietteria («ma hanno chiamato le forze dell’ordine dopo di me, non hanno fatto nulla durante l’aggressione: ho chiesto di essere messo in sicurezza all’interno della biglietteria ma il ragazzo si è rifiutato, mi hanno fatto sedere sul gradino del primo binario») e poi trasportato al pronto soccorso, da dove è uscito con una prognosi di 5 giorni. Il giorno dopo ha sporto regolare denuncia in questura.

Ora gli inquirenti cercheranno di risalire all’identità dei ragazzi anche grazie alle immagini del sistema di videosorveglianza presente in stazione.

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