mercoledì
30 Luglio 2025
Tribunale

Uccise la figlia gettandosi dal nono piano, assolta perché incapace di intendere

La corte d'assise si è espressa accogliendo le richieste di accusa e difesa dopo la perizia psichiatrica. Disposta la libertà vigilata per almeno un anno nella struttura individuata dal centro di salute mentale

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11Una perizia psichiatrica aveva stabilito che la 41enne Giulia Lavatura Truninger era incapace di intendere e di volere quando uccise la figlia di sei anni, Wendy Timò, lanciandosi con lei dal nono piano dello stabile in cui viveva a Ravenna e ora il tribunale ha assolto la donna per per mancanza di imputabilità. La decisione dei giudici della corte d’assise è arrivata dopo due ore di camera di consiglio stamani, 4 giugno, e ha ricalcato la richiesta sia della procura (pm Stefano Stargiotti) che della difesa (avv. Massimo Ricci Maccarini). L’episodio avvenne al mattino dell’8 gennaio 2024: la donna sopravvisse all’impatto da quasi 30 metri di altezza, non ci fu scampo per la bimba e il cagnolino. A salvare la vita della 41enne, forse, furono le impalcature che in quel periodo circondavano lo stabile nel quartiere Zalamella.

IMG 7658Vista la pericolosità sociale di Lavatura Truninger, soprattutto per se stessa, per lei è stata disposta la libertà vigilata per almeno un anno nella struttura individuata dal centro di salute mentale dove tutt’ora si trova ricoverata con il divieto di uscirne se non accompagnata dal personale e l’obbligo di sottoporsi alle terapie.

In aula la 41enne non c’era. Erano presenti il padre e una zia dell’imputata, oltre all’avvocato Massimo Moriglioni che rappresenta il marito in qualità di parte offesa.

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