sabato
16 Agosto 2025
sanità

Ticket non riscossi per 21 milioni, la Regione lancia un’azione di recupero crediti dopo il Covid

Previste campagne informative, totem automatici nelle strutture e la possibilità di consultare i propri insoluti sul fascicolo sanitario elettronico

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La Regione Emilia-Romagna ha avviato nuove misure per recuperare i ticket sanitari non pagati, in particolare quelli legati agli accessi in pronto soccorso non urgenti. Come stabilito dalla delibera regionale, la riscossione spetta alle singole Aziende sanitarie, che ora lanciano un piano di recupero dopo la sospensione dovuta all’emergenza Covid.
Dal 2020 infatti l’ammontare dei ticket non pagati è passato da 7.584.188 a 21.370.441 euro, proprio a causa del rallentamento e della successiva sospensione dell’invio dei solleciti durante la pandemia. Il totale dei pazienti che hanno ricevuto l’invito a regolarizzare il pagamento è passato dagli 88.368 del 2020 ai 245.799 del 2024.

Ora sono previste campagne di informazione su pagamento e disdetta, oltre alla possibilità per i cittadini di verificare eventuali insoluti tramite totem nelle strutture sanitarie o sul Fascicolo Sanitario Elettronico. La Regione controllerà l’andamento dei recuperi durante l’anno.

«Il Covid – spiega l’assessore alle Politiche per la salute, Massimo Fabi – ha segnato una battuta d’arresto importante nel recupero della riscossione dei ticket. E’ un tema di cui siamo consapevoli e per questo abbiamo dato mandato alle Ausl di procedere coinvolgendo in primo luogo i cittadini: non si tratta, infatti, di una mera operazione di riscossione crediti, così come non tutti coloro che non hanno pagato lo hanno fatto in malafede. Il piano di recupero crediti verrà portato avanti non contro gli assistiti, ma insieme a loro perché il contributo di ciascuno è un elemento di tenuta del nostro servizio sanitario».

Le Aziende sanitarie potranno inviare fino a due solleciti (PEC o raccomandata A/R) per i ticket non riscossi al 31/12/2024. E procedere all’iscrizione a ruolo almeno per i crediti sorti nel 2022 e precedenti. Le operazioni di recupero dei ticket saranno completate entro il 2026, mentre, nel frattempo, saranno attivate verifiche durante l’anno sullo stato dei recuperi, anche per i ticket del 2025.

La norma del Ministero della Salute prevede una quota fissa di 25 euro per prestazioni di pronto soccorso non urgenti (codice bianco e verde) e non seguite da ricovero, salvo esenzioni per i minori di 14 anni. Il ticket può salire fino a 50  euro o più in caso di prestazioni diagnostiche o ulteriori prestazioni collegate.
L’Emilia-Romagna, a differenza di altre Regioni italiane, pur avendone la possibilità non ha stabilito altre tariffe o aggiunte rispetto al ticket base di 25 euro. Non è previsto alcun pagamento per chi ha avuto accesso al Pronto Soccorso in codice rosso, arancione e azzurro, indipendentemente dall’esito della visita. Inoltre, è necessario dare disdetta in tempo utile delle prestazioni programmate. Chi non provvede è tenuto a pagare il ticket corrispondente previsto.

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