lunedì
15 Settembre 2025
scuole

Svolta al liceo: niente più quadrimestri, arriva il “periodo unico”

La novità allo Scientifico di Ravenna: permetterà di calendarizzare meglio le verifiche, evitando «picchi di stress». La lettera della preside

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Tra le novità degne di nota di questo anno scolastico, a Ravenna, si segnala l’iniziativa del liceo scientifico Oriani, che in una lettera inviata agli studenti ha ufficializzato in queste ore quanto già annunciato nei giorni scorsi: niente più quadrimestri, ma un “periodo unico” o – come lo hanno già ribattezzato i rappresentanti dei ragazzi – un “monomestre”. Quindi niente più pagella di metà anno, ma solo quella finale.

La preside Aurea Valentini spiega che la novità è «nata dall’ascolto e dal desiderio di rispondere alle vostre richieste di aiuto». Il periodo unico permette «di eliminare i debiti del primo quadrimestre, mantenendo tuttavia i corsi di potenziamento per aiutare a superare le fragilità che via via emergono nel corso dell’anno», scrive la preside a studenti e genitori in una lettera.

Tra i punti di forza del periodo unico, secondo la preside, ci sarebbero poi la possibilità «di calendarizzare meglio le verifiche», evitando di accumularle tutte nello stesso periodo, e quella «di organizzare meglio lo studio, dando valore a tutto l’anno scolastico, responsabilizzando gli studenti e distribuendo in maniera più uniforme l’impegno. Gli alunni e le alunne hanno la possibilità di gestire il loro carico di lavoro con maggiore autonomia, evitando i picchi di stress tipici della fine del quadrimestre e mantenendo un ritmo di studio più equilibrato», si legge nella lettera. Il “monomestre”, poi, permetterebbe «di dedicare più tempo a trattare argomenti complessi senza la preoccupazione delle verifiche da svolgere entro il primo Quadrimestre e nell’ultimo mese di scuola. Sarà dunque una didattica flessibile, meglio organizzata, più efficace».

Infin, «si valuterà con maggiore attenzione l’iter dello studente e della studentessa, i suoi miglioramenti, il suo impegno, la frequenza, la partecipazione, la puntualità. Quindi anche se non scompare la media dei voti, allo scrutinio di fine anno si presterà molta attenzione al percorso formativo di ognuno».

«Ad incoraggiarci su questa soluzione – conclude la preside – sono stati i risultati positivi conseguiti dalle numerose scuole che in Italia hanno già da tempo attuato il periodo unico. Come ogni novità, anche questa potrà presentare delle criticità, ma saremo pronti a individuarle e correggerle insieme».

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