martedì
16 Settembre 2025
la tragedia

«Una persona splendida, che ti migliorava la giornata». Cordoglio per la morte di Fabio Gonelli, travolto dal suo trattore

Gli amici ricordano l'agricoltore 62enne: «Sempre con il sorriso». Appassionato cacciatore, lascia moglie e due figli

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«Era una persona splendida. Se passavi del tempo con lui, la giornata migliorava». Parole toccanti, quelle di Lorenzo Giunchedi, presidente della squadra di caccia al cinghiale del gruppo sportivo Valsintria, grande amico di Fabio Gonelli, l’agricoltore 62enne morto nel pomeriggio di ieri (15 settembre) schiacciato dal trattore che stava guidando, a poca distanza da casa. «Andavamo a caccia al cinghiale assieme, ma qualunque cosa facessimo con lui si rideva sempre, scherzava tutto il giorno, amava andare a mangiare e bere con gli amici», continua ancora Giunchedi.

«Una persona buona come poche al mondo d’oggi», ci racconta un altro amico. «Una persona molto solare, con una gran voglia di vivere», conferma anche un’amica. Una descrizione che combacia perfettamente con i post e le foto pubblicate sul proprio profilo Facebook, spesso in compagnia di amici e in momenti conviviali.

Gonelli lascia due figli grandi (un maschio e una femmina, gemelli) e la moglie, con cui viveva a poche centinaia di metri dalla sua azienda agricola in zona Sarna, sulle colline faentine. Qui è morto, tradito probabilmente dal cedimento di un terreno lungo l’argine del fiume Lamone (una zona che percorreva quotidianamente), mentre stava effettuando alcune operazioni alla guida di un trattore, con un carico di frutta nel rimorchio (stando ad alcune testimonianze, stava aiutando il vicino di casa).

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