giovedì
02 Ottobre 2025
Ordine pubblico

Divieti di ritorno e divieti di accesso: la questura ha emesso oltre cento misure di prevenzione

L'intervento della polizia, con il coordinamento del comitato provinciale per la sicurezza, nei confronti di giovani pericolosi o autori di reati

Condividi

Nel tentativo di contrastare il dilagare della cosiddetta malamovida nelle località turistiche, nel corso dei mesi estivi la questura di Ravenna ha emesso oltre cento misure di prevenzione: in particolare divieti di ritorno (DLgsv 159/2011) e divieti di accesso (Dl 14/2017).

L’iniziativa fa parte della strategia adottata dal comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto, in base ai risultati dei servizi straordinari di controllo del territorio effettuati in provincia sin dall’approssimarsi della stagione estiva.

Di fronte a casi penalmente rilevanti come furti, scippi e risse o disturbo e degrado urbano, il questore Gianpaolo Patruno, in base alle istruttorie svolte dalla divisione Anticrimine guidata Claudio Cagnini, ha emesso provvedimenti nei confronti di persone, perlopiù giovani, risultati pericolosi e autori di reati contro il patrimonio o la persona.

Nel dettaglio sono stati adottati 54 divieti di ritorno, per periodi che variano da uno a quattro anni, in vari comuni della provincia (14 a Cervia, 13 a Ravenna, ma anche Faenza e i Comuni della Bassa Romagna) nei confronti di soggetti privi di legami leciti col territorio e qui ritenuti presenti al solo scopo di commettere illeciti; 36 cosiddetti Daspo Willy due Daspo per spaccio che prevedono il divieto di accesso da uno a tre anni ai locali e pubblici esercizi del territorio. Nei confronti di due persone, arrestate per gravi fatti, la misura è stata adottata in riferimento ai locali dell’intera provincia.

Particolare attenzione alla zona della stazione ferroviaria di Ravenna e agli adiacenti Giardini Speyer. Oltre a 14 divieti di accesso agli esercizi pubblici presenti nei confronti di persone responsabili di reati contro il patrimonio o contro la persona, anche 11 cosiddetti Daspo Urbano, ossia il divieto di accesso a determinate aree urbane e zone della città per un anno, nei confronti di coloro che hanno tenuto condotte che minano la sicurezza e il decoro urbano.

Condividi

Notizie correlate

CASA PREMIUM

Spazio agli architetti

Si parla di “estetica” e di “paesaggio urbano” alla conferenza di Reclam

Alla Original Parquet di Alfonsine con la professoressa Elisabetta Di Stefano e l'architetto Antonio Ravalli

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi