Al via all’ultimo cantiere di Faventia Sales, la ristrutturazione della chiesa e dell’ex teatro concluderà l’opera di recupero del complesso Ex-Salesiani, a Faenza. L’ultima fase di lavori richiederà un investimento totale di 2 milioni, che si aggiungeranno ai fondi utilizzati per gli interventi precedenti per un totale di 12 milioni.
Il recupero, promosso da Faventia Sales, è progettato e diretto dallo Studio Lelli Bandini Luccaroni Architettura, con un approccio fortemente orientato alla tutela storica e alla rifunzionalizzazione contemporanea, con il termine del cantiere previsto entro la fine del 2026.
La Chiesa Santa Maria Ausiliatrice è stata progettata dall’ingegner Pietro Rossini e inaugurata nel 1890. Dopo oltre 135 anni vengono avviati oggi i lavori per il recupero della struttura, in modo da restituire alla città due importanti spazi dal valore storico e simbolico. Per la chiesa (che è tutt’oggi consacrata e manterrà tale destinazione) è previsto un intervento di restauro scientifico e consolidamento strutturale della copertura. Gli interventi saranno invisibili e non invasivi, mentre all’interno sono previsti adeguamenti degli impianti per permetterne l’uso. Oltre alla funzione ecclesiastica, ospiterà concerti, fra cui quelli della vicina Scuola di musica Sarti, lezioni e convegni universitari. La parte più importante dell’intervento di rigenerazione riguarderà poi l’ex teatro che sarà ripulito da una serie di superfetazioni e conterrà al piano terra ambienti dedicati alla formazione, mentre al piano superiore alcuni uffici, in un’ottica di riuso funzionale e flessibile nel tempo. Un elemento centrale del progetto è la valorizzazione dei percorsi coperti e sopraelevati, caratteristici del complesso Ex-Salesiani fin dalla fine dell’Ottocento. Il nuovo intervento sull’ex-teatro prevede infatti la realizzazione di un portico-ballatoio leggero in struttura metallica, in continuità funzionale e visiva con le logge storiche, capace di collegare il teatro alla palestra e al resto del complesso.
Nel 2025, la parte già restaurata del complesso ha accolto oltre 10 mila accessi nel corso di diverse iniziative aperte alla cittadinanza. In generale, la rigenerazione dell’Ex-Salesiani rappresenta un modello di riqualificazione urbana già premiato a livello regionale.
«Il complesso Ex-Salesiani affonda le proprie radici in una storia urbana stratificata, che va dal tessuto rinascimentale faentino fino allo sviluppo educativo e sociale promosso dai Salesiani, per giungere alle attività formative universitarie e associative che oggi ospitiamo – commenta Luca Cavallari, presidente di Faventia Sales -. Collegare storie diverse, creare sinergie e visioni della città convergenti è proprio del nostro mandato identitario, che stiamo realizzando grazie alle molteplici iniziative che organizziamo e ospitiamo: la ristrutturazione fine sé stessa è solo una parte del lavoro, l’altra metà è riempirla con un’offerta di valore alla cittadinanza: Università, sport, eventi come il Post Talk, Faenza Orienta, l’Urban Fair Festival, Lom a Merz…» Anche il sindaco di Faenza, Massimo Isola, esprime soddisfazione per l’avvio della fase finale degli interventi: «Con questa azione si conclude un percorso avviato tanti anni fa, una vera e propria scommessa: rigenerare uno spazio importantissimo e strategico della città. Il nostro obiettivo non era limitato alla riqualificazione estetica, ma mirava a una rigenerazione completa. Abbiamo reso quel luogo accessibile, donando a questa riqualificazione una ‘nuova vita’ e arricchendola con nuovi contenuti urbani. L’area dei Salesiani è oggi strategica dal punto di vista urbanistico; al suo interno è stato creato un ecosistema educativo in un contesto storico che oggi assume nuova contemporaneità».



