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    Categoria: cultura

Al via l’Accademia dell’Opera Italiana guidata da Muti

Corsi di perfezionamento per giovani musicisti

Una volta, nei bei tempi andati, sulle locandine dei teatri d’opera capitava di leggere “maestro concertatore e direttore”: una locuzione ormai desueta forse perché, come ha osservato Riccardo Muti in una recente intervista sul “Messaggero“, «si è persa la capacità di concertare, cioè di costruire la regia musicale di un titolo lavorando a fondo con un cantante al pianoforte o ragionando con l’orchestra sulle caratteristiche di una partitura». Per questo motivo, a dieci anni dalla fondazione dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, Riccardo Muti ha compiuto un ulteriore passo nel proprio percorso di trasmissione del sapere musicale, che da sempre è sintesi tra elaborazione intellettuale e apprendimento a bottega.

A partire da questo fine settimana, fino al 21 luglio Ravenna Festival ospiterà la prima masterclass della neonata Accademia d’Opera Italiana, fortemente voluta dal Maestro per trasmettere alle nuove generazioni quanto appreso da musicisti del calibro di Vincenzo Vitale (a sua volta allievo di Alfred Cortot), Bruno Bettinelli, Antonino Votto (già braccio destro di Arturo Toscanini): un pianista, un compositore e un direttore perché, come dice ancora Muti, non si può dirigere senza saper comporre né senza saper suonare. «A un certo punto della vita e della carriera» aggiunge Muti «ho pensato che non potevo mandare disperso tutto ciò che ho ricevuto dai miei maestri. Mi sono sentito investito di un compito, quello di trasferire ai giovani il metodo e gli strumenti che hanno permesso a me di arrivare fin qui, amando il mio lavoro perché i miei maestri mi hanno messo nelle condizioni di conoscerlo a fondo».

Ecco perché a Ravenna, al Teatro Alighieri, dopo una serie di selezioni draconiane – primo requisito, appunto, essere diplomati in pianoforte e in composizione – sono approdati cinque giovani direttori e cinque giovani maestri collaboratori (età massima trent’anni) che seguiranno Riccardo Muti in tutte le fasi dell’allestimento del Falstaff di Verdi. Il corso di formazione accoglie anche un gruppo di cantanti selezionati nel corso dei laboratori attivati per le produzioni di Ravenna Festival. Tutti i giovani musicisti preselezionati per il seminario che non non sono stati ammessi al master vero e proprio, potranno comunque seguire le lezioni come uditori. Inoltre, sessioni di prove per l’opera e di formazione per l’accademia saranno aperte anche a studenti ed appassionati fino ad esaurimento dei posti disponibili.

L’opera verdiana al centro del lavoro di formazione andrà in scena – va ricordato unico appuntamento operistico diretto dal maestro Muti in Italia nel 2015 – al Teatro Alighieri dal 23 al 26 luglio; mentre il 27 luglio toccherà ai giovani direttori partecipanti al primo corso dell’Accademia, a dirigere la Cherubini e il giovane cast dell’opera in alcuni estratti dal capolavoro verdiano, in una serata aperta a tutto il pubblico a chiusura del festival.