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    Categoria: cultura

La festa della Capitale della Cultura si gioca lungo la Darsena di città

Sabato 18 luglio, dalla testata del Candiano all’ex Tiro a Segno, una lunga serata fra animazioni, spettacoli, concerti, arte, visioni e cibo

Tutto è pronto, negli spazi fra la testata del Candiano, lungo il canale, fino allo storico Tiro a Segno, per la grande festa popolare dedicata a Ravenna Capitale della Cultura Italiana 2015. Oltre 20 gli appuntamenti dislocati in 11 sedi: fra arte, performance teatrali e di danza, concerti, cucina di strada, letture e mercatini, visioni multimediali e dj set per nottambuli. Sabato 18 luglio, dalle 17 a notte fonda, la Darsena di città – snodo centrale nel dossier di candidatura di Ravenna 2019, e quindi in continuità con quel progetto –  sarà così lo “spazio aperto” a tutti i cittadini del Darsena Open Show, nel segno della cultura, della creatività e del divertimento, espressione di decine di associazioni e gruppi culturali ravennati nella prospettiva di rendere sempre più fruibilie e animata questa area della città. Tutti gli eventi sono a ingresso libero, si paga solo il ristoro.
Ecco allora, evento per evento, genere per genere, anche rispetto a pubblici diversi, tutto il programma della festa.

Animazioni e spettacoli per bambini e famiglie: si inzia alle 18, fra le bolle giganti e la Gran Parata di Zan Ganassa de la Commedia dell’Arte, animazione di strada con musica popolare, trampolate, zibaldoni comici, lazzi e burattini, a cura del teatro del Drago. Sempre per il più piccoli, da segnalare i due spettacoli teatrali all’Almagià (alle 20.30 e alle 21) proposti dalle compagnie Tanti Cosi Progetti (Il fuso nero) e Menoventi – Alice Keller (Non è vero che nel buio stanno zitti).

Arte e mosaico: a partire dalle 11 di mattina l’ex Tiro a Segno ospiterà, a cura dell’associazione Meme Exchange, DarseNa Mossa, una live art performance con contest per 15 artisti, ma anche Wonderland 2019 con mappe e visioni dei “luoghi del divertimento a impatto zero”. Seppie dal Bardo, ispirato ad alcuni particolari musivi del museo di Tunisi, è invece l’installazione (60 mo­saici di piccolo formato) creata dal­l’Ac­cademia di Belle Arti per le banchine della Darsena. Un mare di mosaico, infine, è un totem alto 2.5 metri, che sarà realizzato “dal vivo” da mosaicisti della Cna di Ravenna.

 
Cultura al femminile: l’Almagià ospiterà, dalle 18 alle 19.30, il convegno Donne Capitale, dalla Capitale Europea della Cultura alla Capitale Italiana, con la partecipazione di donne delle città finaliste della sfida del 2019 (Cagliari, Lecce, Matera, Pe­ru­gia, Ravenna e Siena).

Dante per un giorno: dalle 18 alle 21 un leggio e una corona da poeta per letture popolari, fatte dai partecipanti alla festa, dei canti della Commedia, proposte dal Ravenna Festival …con un regalo per chi si vorrà cimentare.

Mercato creativo: negli spazi ex Poste e via Magazzini Pos­te­rio­ri, dalle 18 a mezzanotte, si tiene l’Ur­ban Garage Sale, mercatino del riciclo e del riuso e riappropriazione di spazi in disuso con dj set, musica live, e una mappatura del­le tribù urbane giovanili ravennati.

      

Ristoro da record: per l’occasione della Darsena Open Show è stata organizzata la più grande tavolata della storia di Ravenna, quasi 300 metri per il ristoro dei partecipanti alla festa, allestita in fregio alla banchina del Candiano e gestita da sette ristoranti locali scelti attraverso un bando (Naif, Cabiria, I Furfanti, Terrazza Einaudi, Enoteca Bastione, La Campaza e Diabolik). Ogni ristorante proporrà tre piatti diversi, per la soddisfazione di tutti i gusti, dalla tradizione romagnola al cibo vegan.

Musica dal vivo: nel palco per i concerti allestito in testata lo spettacolo inizia alle 19, con la jam session, fra hip-hop, rap, beatboxing e break dance, di Dj Luigi, Dj Trix, Moddi, Alien Dee, Skiller, e Breaking Cypher con Lasagna Style; a metà serata sarà la volta di Bombino eil suo gruppo, chitarrista e vocalist del Niger, esponente di spicco della “desert music”, decantato e ingaggiato, per il suo ultimo disco, anche da Lorenzo Jovannotti; infine, toccherà ai Playing for Change, big band di soul e rhythm & blues con dodici musicisti provenienti da tutte le parti del mondo.

Performance teatrali e di danza: L’Almagià sarà il palcoscenico di una presentazione (alle ore 17, dell’Eresia della Felicità a Milano del Teatro delle Albe) e quattro nuovi allestimenti teatrali proposti dalla Cooperativa E. Oltre ai già citati Tanti Cosi Progetti e Menoventi con spettacoli dedicati anche ai ragazzi, andrà in scena (alle 21.45) gruppo nanou con Studio per Baby Doe, enigmatico lavoro sulle apparenze con cinque performer, mentre Fanny & Alexander (ore 22.15), in collaborazione con l’Orchestrina Bluemotion di Roma, presenta il nuovo spettacolo Kriminal Tango, ispirato alla figura di Fred Buscaglione.
Spazio anche alla danza urbana curata da Cantieri, con tre incursioni – alla 20.15, alle 22 e alle 23, nei locali delle ex Poste e due lungo la banchina – a cura di due coreografe di punta della danza contemporanea italiana: Simona Bertozzi e Giorgia Nardin.

 

Granfinale visionario: poco prima di mezzanotte ecco l’emersione in zona ex Tiro a Segno del Mostro delle Acque e la Cerimonia degli Ancorini. Poi la decrepita torre-monolito nella dismessa area industriale segnata dalle macerie, verrà animata, quasi fosse un grande ascensore verso gli inferi danteschi, dalle proiezioni in 3D di Andrea Bernabini (coadiuvato da Sara Caliumi, Roberto Costantino e Davide Lavia).

 

Per i nottambuli: all’Almagià definitivo finale musicale, di festa e ballo, con l’after party di chiusura, animato dal dj set Pit + El Putiferio, fino alle 4 di mattina.

 

Installazioni: dal mostro marino dell’ex Tiro a Segno alle quattro stazioni tematiche lungo il Candiano

Seppur privata di uno dei suoi simboli più caratteristici, la gru dell’area T (smontata, a quanto pare momentaneamente, per motivi di sicurezza, ndr), proprio in occasione della festa per Ravenna 2015 la Darsena di città si arricchirà di quattro nuove installazioni permanenti, su via D’Alaggio, che potranno essere “sfruttate“ come aree di sosta dai frequentatori delle banchine agibili sul Candiano. Promosse dall’associazione Naviga in Darsena e ideate da Meme Exchange, con materiali di riciclo, sono dedicate a quattro diversi temi: il faro, la duna, il campo e l’isola che a loro volta richiamano funzioni come la luce, la sosta e l’ombreggiamento, il gioco e la riscoperta dello spazio.

 

Fra i “totem” che resteranno ad arredare la Darsena di città c’è anche il mostro marino Mankugian, un polipo di ferro di quasi 8 metri di larghezza per 4 di altezza, che sarà una delle sorprese più attese del Darsena Open Show. Il tutto inserito nell’operazione strutturale di recupero a fini artistici e sociali dell’ex Tiro a Segno (finanziata coi fondi della Capitale Italiana della Cultura), nell’ambito delle iniziative di “rigenerazione urbana“ portate avanti dall’associazione Meme Exchange.