Premiati un film ucraino, uno africano, un regista americano e un cortometraggio svizzero
Durante la cerimonia di chiusura, la giuria del Concorso Internazionale per Lungometraggi (composta dall’artista fotografa Alessandra Dragoni, dall’attore e filmaker Alessandro Renda e dall’esperto di cinema Francesco Della Torre) ha assegnato i seguenti premi.
Premio Miglior Film Lungometraggio a My Thoughts are silent (Ucraina) di Antonio Lukich: «Le sonorità non sono mai avulse dal contesto che le crea e si fondono con le vite delle persone. Attraverso una narrazione che intreccia l’intimismo ad un mondo fatto di suoni archetipi, la storia si sviluppa in un racconto di viaggio, accompagnato da una fotografia rigorosa e attenta ai dettagli, che con ironia attenua le complicazioni del vivere».
Premio alla Miglior Regia a Dinner in America della’americano Adam Rehmeier: «Dicono che io sia un incendiario, ma il fuoco dentro di me prima o poi esploderà insieme al mio rock, che è la fonte che alimenta la mia vita-. Nel film non è mai stato detto ma il regista ci accompagna sulle strade di un’America socialmente disagiata e ci mostra come, attraverso la scrittura e la musica, si possano superare pregiudizi e diffidenze».
Premio Speciale della Giuria al Miglior Contributo Musicale a Time is on our side di di Katy Léna Ndiaye: «La musica è anche veicolo di emancipazione e appartenenza politica. In questo film, la voce di Smokey, cantante del Burkina Faso, ci aiuta a comprendere la storia del suo paese tra visioni del passato e possibili prospettive future attraverso la potenza fisica e diretta della musica rap».
La votazione del pubblico SoundScreen ha attribuito il Premio al Miglior Film Cortometraggio a Fortissimo di Janine Piguet (Svizzera).
Albert Bucci, direttore artistico, ringrazia a nome di tutto il festival: «Prima di tutto il pubblico, che ha sempre riempito la sala e partecipato a tutti gli spettacoli. Non è retorico dire che, in questi tempi, avere questo grande successo di presenze dal vivo non era scontato. Una sala sempre piena di spettatori che hanno dimostrato il loro amore per il cinema dal vivo, per il cinema che è, dalle sue origini, un atto di arte comunitaria. Aver realizzato il festival in sala, come è sempre stato, è stato complicato, ma ogni fatica è ampiamente ripagata dal nostro meraviglioso pubblico, a cui dedichiamo la citazione da I Vitelloni di Fellini: Chi non ama l’arte, non ama la vita».