Lo spettacolo “partecipato” si terrà solo nel 2022. «Non potevamo snaturarlo, necessari gli assembramenti»
Lo hanno annunciato lunedì sera gli stessi autori, Marco Martinelli ed Ermanna Montanari delle Albe, durante una videoconferenza nell’ambito del cosiddetto Cantiere Dante. Oltre 200 persone hanno seguito l’incontro sul canale Youtube (il video in fondo all’articolo), a cui ha partecipato anche il sindaco Michele de Pascale. Persone coinvolte direttamente anche nell’allestimento dello spettacolo, come noto “partecipato dal basso”, con protagonisti anche tanti cittadini volontari, come successo per l’Inferno (nel 2017) e il Purgatorio (nel 2019).
Spettacoli che – ha ricordato Martinelli – erano incentrati proprio su quegli assembramenti al momento ancora vietati a causa della pandemia. Così come «la grande forza» anche del Paradiso avrebbe dovuto essere proprio la partecipazione dei cittadini. Da qui la decisione di rinviare al 2022, per non «snaturare» la natura dell’opera. Con l’obiettivo di riuscire il prossimo anno a riproporre anche l’Inferno e il Purgatorio e completare così la “trilogia” dantesca.