“Aroldo” di Verdi e la drammaturgia del perdono in scena al teatro Alighieri

Il 14 e il 16 approda a Ravenna l’allestimento del dramma lirico che inaugurò nel 1857 il Nuovo Teatro di Rimini

RIMINI 29/08/2021. TEATRO GALLI "AROLDO" DI G. VERDI.

Una scena di “Aroldo” di Verdi (foto Zani/Casadio)

L’Aroldo di Giuseppe Verdi è il primo titolo del nuovo anno del cartellone 2021/22 d’opera e danza in scena al teatro Alighieri di Ravenna venerdì 14 e domenica 16 gennaio (con sipario rispettivamente alle 20.30 e alle 15.30). L’allestimento è frutto di una coproduzione fra il palcoscenico ravennate, quelli di Modena, Piacenza e il teatro Galli di Rimini, dove ha debuttato alla fine dello scorso agosto.

A proposito di debutti, in effetti, Verdi compose l’Aroldo, su libretto di Francesco Maria Piave, proprio per l’inaugurazione del Nuovo Teatro di Rimini: l’opera fu eseguita in prima assoluta nel 1857, con notevole successo di pubblico, alla presenza del celebre compositore, che aveva scelto per questo debutto il soprano Marcella Lotti, e sul podio la presenza del direttore d’orchestra ravennate Angelo Mariani.

RIMINI 29/08/2021. TEATRO GALLI "AROLDO" DI G. VERDI.

Al contrario di quanto avviene nel Simon Boccanegra, creato sempre dal Verdi nel 1857, dove il tema della riconciliazione arriva troppo tardi per mutare l’esito tragico della vicenda, in Aroldo il finale è pieno di aspettative. Emilio Sala ed Edoardo Sanchi, che curano drammaturgia e regia di questo allestimento del 2021, hanno calato la vicenda in tempi moderni: il protagonista Aroldo (Luciano Ganci) è ancora un reduce, non delle Crociate ma della campagna coloniale nell’Africa Orientale e il luogo dove si rifugia dopo la scoperta del tradimento della moglie Mina (Roberta Mantegna) è un borgo improntato ai valori del nuovo “ruralismo” fascista.
Per quanto riguarda il cast delle voci Egberto, padre di Mina, è Vladimir Stoyanov, mentre Adriano Gramigni e Riccardo Rados sono rispettivamente Briano, camerata di Aroldo, e Godvino, l’amante di Mina; Donato Scorza è il cugino Enrico. Mentre l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini è diretta da Manlio Benzi, Corrado Casati guida il Coro del Teatro Municipale di Piacenza.
Giulia Bruschi e Nevio Cavina firmano rispettivamente scene e luci; i costumi sono di Raffaella Girardi ed Elisa Serpilli, il montaggio video e le proiezioni di Matteo Castiglioni.

Biglietti da 20 (15 ridotto) a 40 Euro (35 ridotto); Informazioni e prenotazioni tel. 0544 249244 o sul sito del teatro Alighieri.

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