In 12mila al festival Beaches Brew. Presenze da tutta Europa e dagli Stati Uniti

Sul palco, tra molo di Marina e bagno Hana-Bi, 21 artisti provenienti da 11 Paesi

Si è chiusa giovedì 9 giugno, sulla spiaggia dell’Hana-Bi a Marina di Ravenna, la IX edizione di Beaches Brew, il festival musicale curato da Associazione Culturale Bronson (con un team diviso tra Italia, Olanda e Stati Uniti) che ha visto protagonisti 21 artisti da 11 paesi del mondo (Stati Uniti, Uganda, Indonesia, Australia, Olanda, Svizzera, Canada, Regno Unito, Repubblica Dominicana, Italia, Francia).

Insieme agli artisti, la grande protagonista è stata la community dei partecipanti, che è tornata ad affollare la spiaggia dell’Hana-Bi da tutta Italia ma anche da Germania, Svizzera, Olanda, Belgio, Austria, Regno Unito, Turchia, Irlanda e Stati Uniti. Un pubblico che è tornato a ritrovarsi, dopo i due anni di stop forzato dovuto alla pandemia, per dare vita con l’ascolto e con il movimento ad un rito collettivo: «Abbiamo intitolato scaramanticamente questa nuova edizione del festival Lost in Transitions, e lo abbiamo fatto (ora possiamo dirlo) con la paura di scoprire che il mondo che conoscevamo fosse andato, almeno in parte, perduto per sempre — dice Chris Angiolini, direttore artistico del festival –. Le migliaia di persone (abbiamo calcolato intorno alle 12.000 presenze complessive quest’anno) che sono venute a trovarci sulla spiaggia dell’Hana-Bi, nonostante il meteo non sempre benevolo, sono quindi molto di più di un semplice motivo di soddisfazione per chi ha lavorato alla manifestazione: sono la conferma che Beaches Brew è tornato e continua a crescere ed evolversi, al di là del puro dato numerico, in qualità e contenuti».

Le date dell’edizione del decennale di Beaches Brew, a giugno del 2023, saranno rivelate nel corso delle prossime settimane sul sito.

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