Un fiume di suoni per Roberto Masotti e i suoi ritratti seriali “a tavolino”

Il 20 novembre, con una serata-concerto al teatro Alighieri, Ravenna ricorda il grande fotografo recentemente scomparso. Nuova edizione per il libro You Tourned the Tables on Me

Nella Foto Da Sinistra: Paolo Roversi, Silvia Lelli, Roberto Masotti, Fotografi

Da destra: Roberto Masotti con la compagna Silvia Lelli e Paolo Roversi, tutti grandi fotografi di origini ravennati (foto Giancarlo Gramantieri)

Ravenna Festival e la città rendono omaggio – domenica 20 novembre al teatro Alighieri – al grande fotografo Roberto Masotti, scomparso qualche mese fa, con un concerto “fiume” a cui partecipano oltre trenta musicisti e la riedizione della sua galleria di ritratti You Tourned the Tables on Me.
L’ingresso al concerto, con inizio alle ore 18 (ma è consentito l’ingresso in qualsiasi momento della serata), costa 10 euro. L’incasso sarà devoluto all’Ail – Associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma).
La presentazione del libro fotografico, a cura del musicologo e storico dei media Veniero Rizzardi, invece si tiene alle 17 nella Sala Corelli del teatro (ingresso libero).
Info e prenotazioni sul sito web del Ravenna Festival.

Ravennate di nascita, milanese di adozione, autentico giramondo, Roberto si era affermato ed era apprezzato a livello internazionale per l’energia, la cura e la passione che infondeva nel suo sguardo empatico e originale sul mondo dello spettacolo e della musica, anche partecipando in prima persona ad eventi e intrecci artistici. Soprattutto frequentando le terre incognite e inesplorate negli orizzonti della musica sperimentale, della performance inedita, dell’improvvisazione creativa, dell’agitazione e
provocazione culturale.
In eredità Roberto ci ha lasciato un archivio notevolissimo di immagini, suggestioni, progetti inediti di straordinario valore artistico, umano e documentario, molti dei quali legati ai rapporti con gli ambienti culturali milanesi, a partire dal laboratorio creativo di Gianni Sassi e dell’etichetta discografica Cramps, la lunga carriera – con la compagna di vita e professione Silvia Lelli – di fotografo di scena del Teatro alla Scala, il sodalizio con la casa di produzione musicale d’avanguardia ECM di Monaco Baviera. Solo per citare alcuni degli snodi del suo formidabile percorso professionale.

Per ricordare la sua figura e il suo lavoro, dalle 18 a notte fonda, si riuniranno al Teatro Alighieri di Ravenna decine di quegli amici artisti che Roberto ha incontrato, conosciuto, ascoltato, fotografato. E si alterneranno in scena per ricordarlo con le loro creazioni sonore, in tutte le sfaccettature della sue molteplici attività e passioni. Così le diverse combinazioni di musicisti
che saliranno sul palcoscenico offriranno nell’insieme un significativo spaccato delle musiche che Roberto Masotti ha frequentato, e vissuto dall’interno.

I protagonisti della “sconfinata” serata musicale

Roberto Ottaviano

Roberto Ottaviano (foto Roberto Masotti)

Il jazz internazionale sarà rappresentato da Don Moye, batterista e percussionista del Art Ensemble of Chicago, che Roberto fotografò innumerevoli volte dal 1974 in avanti. Il musicista statunitense, sarà accompagnato dal trombonista e pianista Simon Sieger e dal trombettista Christophe Leloil. Dall’Inghilterra arriva il pianista Alexander Hawkins, presenza consolidata sulle scene del jazz europeo, in coppia con il sassofonista Roberto Ottaviano.
Dal versante della musica improvvisata più radicale, provengono il sassofonista Massimo Falascone con la TAI No-Orchestra, formazione della quale Roberto, attraverso i suoi contributi video, si considerava parte integrante. E ancora: il trombettista Guido Mazzon, storico esponente del jazz italiano degli anni Settanta che si esibirà in duo con la clarinettista Maria Sacchi; la contrabbassista Silvia Bolognesi, collaboratrice di diversi artisti internazionali, tra cui lo stesso Art Ensemble of Chicago; il cornista, suonatore anche del corno delle alpi, Martin Mayes; il violoncellista Paolo Damiani, figura centrale del jazz italiano che si proporrà in coppia con il pianista Massimo Giuseppe Bianchi; il flautista Fabio Mina, anche manipolatore di suoni elettronici; il contrabbassista Andrea Grossi, coadiuvato dal sax di Manuel Caliumi, dal chitarrista Michele Bonifati e dalla vocalist Beatrice Arrigoni, che intrecceranno musica e poesia.

Martin Mayes

Martin Mayes (foto Roberto Masotti)

Ad ambiti sonori difficilmente etichettabili, in equilibrio tra improvvisazione e composizione, appartiene il trombonista Giancarlo Schiaffini, cofondatore insieme a Mario Schiano del Gruppo Romano Free Jazz e componente del Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza. Come lo sono anche l’americano Alvin Curran, già protagonista del collettivo di Musica Elettronica Viva, e il violoncellista Walter Prati, accomunati dall’esplorazione di mondi sonori elettroacustici.
Ai percussionisti del gruppo Ars Ludi, con un estratto da Drumming di Steve Reich, a Giovanni Sollima col suo violoncello e a Luigi Ceccarelli, autore delle musiche dell’installazione di Roberto Masotti e Silvia Lelli Bianco Nero Piano Forte, sarà dato compito di testimoniare musiche che dall’accademismo si sono spinte verso quelle “terre incognite” tanto amate e inseguite da Roberto. Terre battute anche dagli Area, simbolo della ricerca sonora degli anni Settanta, rappresentati da Patrizio Fariselli, tastierista del gruppo e dal fratello Stefano ai sassofoni.
Infine, il pianista Luigi Esposito accompagnerà la voce dell’attrice Monica Benvenuti che reciterà alcune delle brevi poesie scritte da Roberto e riunite sotto il titolo di Carte da musica, mentre il video artista Gianluca Lo Presti interagirà qua e là con i musicisti, ricoprendo il ruolo svolto da Masotti in innumerevoli concerti e performance.

La riedizione dei 115 ritratti “a tavolino”

Cover YTTTOMNell’occasione della serata-tributo dedicata a Masotti sarà presentata anche la riedizione – promossa da Fondazione Ravenna Manifestazioni con seipersei editore – del libro fotografico You Tourned the Tables on Me, che ora include, rispetto alla ormai introvabile pubblicazione originaria, anche un saggio del filosofo della musica Daniel Charles, e le schede biografiche e discografiche curate dal giornalista Roberto Valentino. Un volume storico che raccoglie una singolare gallerie di centoquindici
ritratti, rigorosamente b/n, di protagonisti dell’avanguardia musicale degli ultimi decenni del ‘900, scattati da Roberto tra il 1974 e il 1981, intorno a un vecchio tavolino.

«È stato trovato e acquistato – racconta Roberto Masotti a proposito del tavolino, nella prefazione originaria – in un assolato pomeriggio del maggio 1974, presso un campo di zingari che vivevano, alla periferia di Milano, della compravendita di rottami di ferro. È stato usato, incidentalmente, per la prima volta come attrezzo di scena mentre facevo un ritratto a Juan Hidalgo, Hidalgo, artista Fluxus, e nuovamente con Walter Marchetti, che forma, con Hidalgo e Esther Ferrer, il gruppo Zaj. Da qui è nata l’idea di eseguire una serie di ritratti di musicisti in cui fosse presente il tavolino. Ogni personaggio coinvolto, per prima cosa prendeva visione di tutte le immagini precedentemente selezionate, decidendo poi liberamente come agire e di quali altri oggetti eventualmente circondarsi. […] La frase you tourned the tables on me (sorta di “tu mi hai preso in giro”), che intitola questa serie di fotografie, è stata suggerita, molto appropriatamente, nel 1976 da Steve Lacy. […] Ora, è certamente sbagliato scrivere tourned in luogo di turned, come faccio nel titolo. Attribuisco questo “consapevole” errore alla forma rotonda (round) del tavolino, ma potrebbe anche riferirsi al viaggiare (tour)».

L’elenco dei musicisti fotografati per You Tourned the Tables on Me

In ordine di apparizione: Irene Aebi, Carlos Roqué Alsina, Maarten van Regteren Altena, Barry Altschul, Beth Anderson, Arza Anaiak: Jose e Jesus Arze, Robert Ashley, Derek Bailey, David Behrman, Han Bennink, Steve Beresford, Luciano Berio, Carla Bley, Eberhard Blum, Lester Bowie, Anthony Braxton, Willem Breuker, Peter Brötzmann, Gavin Bryars, Paul Burwell, Sylvano Bussotti, John Cage, Cornelius Cardew, Giancarlo Cardini, Kent Carter, Paolo Castaldi, Rhys Chatham, Giuseppe Chiari, Günter Christmann, Miguel Angel Coria, Lol Coxhill, Alvin Curran, Leo Cuypers, Terry Day, Johnny ‘Mbizo’ Dyani, Max Eastley, Brian Eno, Malachi Favors, Morton Feldman, Esther Ferrer, Simone Forti, Johannes Fritsch, Jon Gibson, Philip Glass, Vinko Globokar, Peter Gordon, Fernando Grillo, Barry Guy, Gunter Hampel, Richard P. Hyman, Juan Hidalgo, Tristan Honsinger, Maurice Horsthuis, Martin Davorin Jagodić, Joseph Jarman, Leroy Jenkins, Tom Johnson, Mauricio Kagel, Petr Kotik, Peter Kowald, Christina Kubisch, Steve Lacy, Oliver Lake, Jeanne Lee, George Lewis, Garrett List, Daniele Lombardi, Paul Lovens, Alvin Lucier, Paul Lytton, Radu Malfatti, Albert Mangelsdorff, Michael Mantler, Walter Marchetti, Guido Mazzon, Misha Mengelberg, Costin Miereanu, Roscoe Mitchell, Meredith Monk, Charlie Morrow, Davide Mosconi, Famoudou Don Moye, Max Neuhaus, Michael Nyman, Tony Oxley, Charlemagne Palestine, Evan Parker, Michel Pilz, Fabrizio Plessi, Michel Portal, Sun Ra, Steve Reich, Josef Anton Riedl, Terry Riley, Paul Rutherford, Frederic Rzewski, Dieter Schnebel, Detlef Schönenberg, Charles ‘Bobo’ Shaw, Wadada Leo Smith, Demetrio Stratos, Akio Suzuki, Cecil Taylor, John Tchicai, Richard Teitelbaum, David Toop, Horacio Vaggione, Peter van Ripe, David Van Tieghem, Ivan Vandor, Jesus Villa-Rojo, Alex von Schlippenbach, Michel Waisvisz, Kate Barnard Westbrook, Mike Westbrook, Kenny Wheeler, John White, Elisabeth Wiener, Walter Zimmermann.

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