Tutto è pronto per la dodicesima edizione di «Sipario 13», la rassegna di prosa che animerà il palco del suggestivo Teatro Binario di Cotignola dal 18 gennaio all’8 aprile. Sei spettacoli per raccontare le storie di persone comuni che hanno fatto cose straordinarie, messi in scena da grandi interpreti (tra attesi ritorni e nuove proposte), in un cartellone che unisce leggerezza e profondità per un’offerta culturale plurale e inclusiva.
Il primo appuntamento in programma sabato 18 gennaio (ore 21), vede protagonista il dialetto romagnolo che diventa veicolo di un racconto potente e sincero. Denis Campitelli porterà in scena «Zitti tutti», il testo teatrale scritto nel 1993 dal poeta santarcangiolese Raffaello Baldini. Sul palco, pochi elementi e «lui»: un uomo ordinario vinto dal tormento e dalla nevrosi, che passa in rassegna la sua vita attraverso una cascata di parole implacabili e comiche, dolci e dolenti.
Sabato 1 febbraio, sempre alle 21, Alessandro Albertin darà vita a «Perlasca. Il coraggio di dire no», il racconto affascinante, travolgente e commovente di un commerciante proveniente dal Veneto che, nell’inverno del 1944-1945 a Budapest, riuscì a salvare dallo sterminio nazista migliaia di ebrei ungheresi spacciandosi per Console spagnolo. Una storia straordinaria che gli valse il titolo di «Giusto tra le nazioni». Si prosegue sabato 8, allo stesso orario con «Aspettiamo senza avere paura, domani», una narrazione cucita da canzoni cantate, che attinge dall’immaginario di Lucio Dalla, messa in scena dal trio Scena Verticale (Sasà Calabrese, Dario De Luca, Daniele Moraca). Domenica 9 marzo (alle 17.30) Rossana Mola e Federica Fabiani che porteranno in scena «Giovinette. Le calciatrici che sfidarono il Duce» la storia tratta dal romanzo di Seneghini delle amiche che all’inizio degli anni Trenta, col Fascismo al potere, diedero vita al Gruppo femminile calciatrici milanese, la prima squadra di calcio femminile in Italia. Venerdì 21 marzo, alle 21, Gaia De Laurentis e Stefano Artissunch porteranno al Teatro Binario la storia di Giulia: travolta dalla separazione dal marito e logorata dalla solitudine, pensa di farla finita. Ma questo è solo l’innesco di una parabola comica e grottesca. Chiuderà la rassegna «Ma che razza di Otello?», martedì 8 aprile (ore 21). Marina Massironi presenterà un’inaspettata rilettura dell’opera verdiana, delle regole del melodramma e dei temi cari alla tragedia shakespeariana: la gelosia, il razzismo, il plagio, la calunnia. Una fosca vicenda rivista, tra forti passioni e sottile umorismo, da un inedito punto di vista al femminile.
La rassegna è organizzata dall’associazione Cambio Binario con il patrocinio e il contributo della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Cotignola. «Abbiamo ora un pubblico che si fida e si affida – spiega la direttrice artistica Nicoletta Ancherani – e ci aiuta a crescere e a rinnovare costantemente l’interesse. Il luogo stesso, intimo e raccolto, crea un’alchimia particolare alla quale non si può mentire». L’ingresso intero agli spettacoli è di 18 euro (con riduzione a 16 per under 26 e over 65). Martedì 8 aprile, il biglietto intero costerà 20 euro e il ridotto 18 euro.