giovedì
23 Ottobre 2025
teatro

La Stagione di Danza all’Alighieri si apre con un’indagine su umanità e solitudine

People andrà in scena con due repliche tra sabato 1 e domenica 2 febbraio. In programma anche due appuntamenti all'Almagià

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DaCru Dance Company People 13

«Vi siete mai sentiti soli?» È questo l’interrogativo sollevato dalla DaCru Dance Company nel loro ultimo spettacolo People , che apre la Stagione Danza 2025 del Teatro Alighieri di Ravenna.

L’appuntamento con la compagnia nata dal sodalizio fra Marisa Ragazzo e Omid Ighani è sabato 1 febbraio alle 20.30 e domenica 2 alle 15.30. Fin dai suoi esordi, la DaCru Dance Company è votata a esplorare le possibilità di incontro fra danza urbana e teatro, un urban theatre all’insegna della contaminazione.
Già protagonisti della Stagione Opera 2023 con Tamerlano, nel loro nuovo People i DaCru analizzano un’umanità sempre più esposta a contatti fittizi, fatti di gradimento, status, condivisione sui social…e solitudine.

La scena è semplice, senza effetti speciali; frammentata in camere che diventano un’allegoria di case, corpi e menti. All’interno di questi spazi ben delimitati, ognuno disegna la propria comfort zone, scegliendo di non vedere quanto accade oltre il confine. Così si indaga sulla straordinaria potenza (e a volte violenza) delle distanze sociali.

DaCru Dance Company People 30 1

La Stagione Danza proseguirà poi il 22 e 23 febbraio con la Compagnia Zappalà Danza e la Trilogia dell’estasi, ovvero il progetto con cui Roberto Zappalà rende omaggio a tre composizioni per lui “sacre”, capaci di segnare il percorso coreografico e musicale del secolo scorso: L’après-midi d’un faune di Debussy, il Boléro di Ravel e Le Sacre du printemps di Stravinskij.

Grazie al dialogo con il Centro Coreografico Nazionale/Aterballetto, il percorso Danza include quest’anno anche due appuntamenti fuori abbonamento alle Artificerie Almagià, che ospiteranno in anteprima Impromptus: arie, danze e improvvisazioni, che sarà riproposto anche a Reggio Emilia.
Il progetto si propone di esplorare nuovi modi di interazione tra movimento e suono, favorendo una relazione fluida e spontanea tra le due discipline in uno spazio creativo dove coreografi e musicisti lavorano fianco a fianco, dando forma a opere che nascono dall’improvvisazione e dalla reciproca ispirazione. Il primo appuntamento, giovedì 13 marzo, vede Daniele Di Bonaventura al bandoneon e Alfredo Laviano alle percussioni; a danzare sono Roberto Tedesco e Gador Lago Benito. Martedì 15 aprile, saranno invece i violoncelli dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini a dialogare con i danzatori Leonardo Farina e Arianna Ganassi.

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