giovedì
02 Ottobre 2025
mosaico

Gli alberghi di Ravenna diventano un museo diffuso che ospita le opere della Biennale

Il nuovo progetto "Around the halls" nasce per stringere sempre di più i legami tra il patrimonio artistico cittadino e la sua dimensione quotidiana e imprenditoriale

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La Biennale del Mosaico Contemporaneo stringe sempre di più i legami con la città, con una nuova iniziativa diffusa tra le strutture alberghiere e extralberghiere dellla città.  La mostra Around the Halls è una novità che vuole mettere in dialogo il patrimonio artistico della città con la sua accoglienza turistica: «Il primo punto di contatto tra Ravenna e il mondo», come sottolinea il direttore del Mar Roberto Cantagalli.

Sono otto le realtà coinvolte: Casa Masoli ospiterà un trittico di Giorgia Pettinari, specializzata all’Accademia di Ravenna, presenterà negli spazi della hall un lavoro che raccoglie l’eredità bizantina tra i concetti di soglia e trasparenza. Chez Papa accoglie invece tre opere di Daniela Iurato, altra artista formata all’accademia cittadina, che esplora nel suo lavoro l’utilizzo di materiali fragili in contrapposizione alla solidità intrenseca dell’arte musiva. Anche il kirghiso Aziz Sydygaliev (attivo da 10 anni in Italia) ha attraversato le aule dell’accademia di Ravenna, e esporrà al Gironda tre lavori basati sul concetto di assenza e giocati sull’utilizzo dei materiali di scarto del mosaico, come schegge e residui di tessere. All’hotel Diana un dialogo tra arte e haute couture: Rita Amadori, dopo anni di esperienza nell’ambito dell’alta moda (a cui è strettamente legata la sua famiglia) si è specializzata all’Accademia di Belle Arti di Ravenna, mettendo a punto un linguaggio che traduce sulla pietra la leggerezza di ricami e tessuti. L’Hotel NH ospiterà invece il Bestiario antropomorfo di Isotta Folli, altro talento formatosi nell’accademia ravennate, che da voce nei suoi lavori agli aspetti più reconditi dell’animo umano. Dalla Scuola di Mosaicisti del Friuli invece arriva Livio Savioli, che porterà a Palazzo Bezzi un ciclo di opere intitolato Così e colà, giocato sul gesto libero e sul contrasto tra texture e materiali. Si torna nella scia dell’Accademia di Ravenna con le opere dell’artista coreana Jae Hee Kim: una ricerca tra le dimensioni sospese del sogno e dell’illusione che troverà casa a Palazzo Galletti Abbiosi. Infine, il Santa Maria Foris ospiterà le opere di Alice Zanelli: dopo gli studi all’accademia di Ravenna, concentra le sue riflessioni sullo sguardo, inteso come mezzo di conoscenza del mondo, indagine e superamento delle paure.

Il percorso espositivo è curato da Chiara Gizzi, in un progetto di tirocinio a servizio della città, con la supervisione del direttore artistico della Biennale Daniele Torcellini: «Da anni il dipartimento si impegna nella costruzione di intrecci solidi con il tessuto cittadino, e lavori come questo ne mostrano i frutti» commenta Maria Cristina Carile della facoltà di Beni Culturali dell’Università di Bologna.

Le opere saranno visitabili dal 18 ottobre al 18 gennaio 2026. Per il giorno dell’inaugurazione, ancora da definire, è in programma un evento itinerante alla scoperta delle opere e dei luoghi da cui saranno ospitate. «Il progetto si inserisce perfettamente nel tema scelto per la IX edizione della Biennale, Luogo Condiviso – spiega l’assessore alla Cultura Fabio Sbaraglia -. il fatto che la richiesta sia pervenuta dagli stessi albergatori, crea un valore ancora maggiore per la città. Negli anni il progetto della Biennale si è integrato sempre di più con la città, trasformandola in un museo diffuso dove l’arte incontra la quotidianità e si fa accessibile a tutti».

Tra le novità della stagione legate al Mar, l’ingresso del museo nel circuito Ravenna Card, che permetterà agli abbonati di visitrare le collezioni permanenti e la mostra di Chagall, anche questa visitabile dal 18 ottobre.

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