lunedì
17 Novembre 2025
teatro

Copura festeggia i suoi 50 anni offrendo alla cittadinanza il nuovo spettacolo di Paolini all’Alighieri

"Bestiario idrico" si presenta come una riflessione sul rapporto tra fiumi e territori. «Una riflessione più che mai attuale e necessaria», spiega Corrado Pirazzini, presidente della cooperativa. Biglietti disponibili dal 22 novembre

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Copura festeggia i 50 anni di attività, offrendo uno spettacolo alla cittadinanza al Teatro Alighieri. La cooperativa ravennate, impegnata in servizi di pulizia in ambito sanitario e civile, trasporto di materiale sanitario, logistica e igiene ambientale ha scelto di sottolineare il rapporto tra ambiente e urbanizzazione portando in scena a Ravenna il nuovo spettacolo di Marco Paolini Bestiario idrico, una mappa narrata della storia e dell’attualità dei fiumi, con un focus sul territorio tra Emilia-Romagna e Veneto. «Lo spettacolo si configura come un momento di incontro tra l’anniversario di Copura e la programmazione di Ravenna Teatro – spiega Marcella Nonni, direttrice di Ravenna Teatro -. troviamo interessante, e importante, la scelta di puntare su uno spettacolo come quello di Paolini, maestro del teatro di narrazione, che offre uno spunto di riflessione attuale e necessario».

L’appuntamento è martedì 25 novembre alle 21 al Teatro Alighieri, alcuni biglietti sono già stati distribuiti agli abbonati de La Stagione dei Teatri sotto forma di coupon, e devono essere scambiati con regolare biglietto alla biglietteria del teatro dal 17 al 21 novembre. Un’altra parte dei biglietti è invece ad uso della cooperativa, per ospiti selezionati. La restante parte dei titoli, fino alla piena capienza del teatro (circa 800 posti, contando anche quelli a visione limitata) è a libera disposizione della cittadinanza: sarà possibile ritirarli personalmente (non più di due a testa) in teatro, a partire dal 22 novembre. La biglietteria è aperta nei giorni feriali dalle 10 alle 13 e il giovedì anche dalle 16 alle 18. Se ancora disponibili, sarà possibile ritirare i propri biglietti anche la sera dello spettacolo.

«Ci stavamo interrogando su quale fosse il dono più appropriato alla cittadinanza in occasione del nostro compleanno – commenta Corrado Pirazzini, presidente di Copura -. quando, quasi per caso, ci siamo imbattuti nel progetto di Paolini sul tema delle vie dell’acqua, “di fiumi e bestie di ogni genere”: ci è subito sembrata la chiusura del cerchio. Come cooperativa con sede a Fornace Zarattini, abbiamo avuto gravi danni dall’alluvione del 2023. L’evento, in diversa misura, ha colpito l’intero territorio e crediamo sia il momento di interrogarci su ciò che ci sta attorno e su come sta evolvendo. Come dice lo stesso Paolini nello spettacolo, è il momento di “prendere in considerazioni radicali cambiamenti del paesaggio che ci è familiare, perché potremmo subirli o deciderli».

Paolini sarà accompagnato sul palco da Patrizia Laquidara, cantante e musicista dal vivo, e narrerà storie di vita biologica e sociale legate ai corsi fluviali. Dai conflitti e contratti che attorno all’acqua dei fiumi hanno dato forma al paesaggio al legame (spesso invisibile) tra governo dell’acqua e qualità della vita sulle rive, non solo di una specie ma dell’intero ecosistema. Lo spettacolo è prodotto da Michela Signori in collaborazione con Jolefilm e Teatro Stabile del Veneto. Dopo il debutto, è andato in scena al Piccolo di Milano, e sarà in tournée per l’Italia fino al 2027.

«Rinnovo l’ammirazione per una scelta tutt’altro che banale – concluda l’assessore alla cultura Fabio Sbaraglia -. capace di valorizzare un tema attuale con un linguaggio culturale molto caro alla città di Ravenna, come quello del teatro. Lo spettacolo riconnette i valori cooperativi alle responsabilità sociali del territorio, attraverso lo sguardo di artisti e intellettuali che ci permettano di riposizionarci sotto questo punto di vista, lontani da atteggiamenti radicali. La storia del nostro territorio ci ha insegnato che non basta astenerci dal toccare il paesaggio che ci circonda per far si che tutto vada bene».

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